http://www.asianews.it I vescovi ortodossi rapiti sono vivi e in Turchia A riferire le parole di Ahmad Badreddin Hassoun sono stati i vertici di un'organizzazione umanitaria russa impegnata in Medio Oriente e che hanno incontrato a Mosca il leader spirituale siriano. "Dietro il sequestro, militanti ceceni e servizi turchi". Mosca (AsiaNews) - Il Gran mufti di Siria, Ahmad Badreddin Hassoun, leader spirituale dell'islam sunnita, ha detto di avere informazioni sul fatto che i due vescovi ortodossi di Aleppo, rapiti in aprile, sono vivi e fuori dal Paese. A riferirlo è l'agenzia Interfax-Religion. "Secondo le informazioni del mufti - ha detto Elena Agapova, vice presidente della Società imperiale ortodossa di Palestina, organizzazione ortodossa russa che svolge un ruolo attivo in Medio Oriente e si occupa della consegna di aiuti alla popolazione siriana - sono in Turchia". A quanto riportato dalla Agapova, dopo che il 28 ottobre Hassoun ha incontrato a Mosca alcuni rappresentanti della Società imperiale ortodossa di Palestina, il Gran mufti ritiene che "dietro il duplice sequestro vi sia la mano dei militanti ceceni e dei servizi turchi, legati a loro". A detta del leader spirituale siriano, il rapimento potrebbe essere legato alla richiesta di Ankara di trasferire la sede del patriarcato di Antiochia dalla Siria alla Turchia. Durante la sua visita all'Università islamica di Mosca, lo stesso Hassoun ha denunciato che almeno 2mila russi, per lo più provenienti dal Caucaso settentrionale, stanno combattendo nelle fila dell'opposizione armata siriana. Il metropolita Boulos Yazigi (della Chiesa ortodossa di Antiochia) e il metropolita Mar Gregorios Youhanna Ibrahim (della Chiesa siro-ortodossa) sono stati sequestrati da un gruppo di militanti, che hanno ucciso il loro autista. I due leader ortodossi erano impegnati in lavori di tipo umanitario nel villaggio di Kafr Dael, vicino al confine turco-siriano. La Chiesa ortodossa russa ha espresso "profonda preoccupazione" per la loro sorte, "In tutto questo tempo non abbiamo avuto alcuna notizia su dove si trovino e come stiano. Ci sono diverse informazioni, ma nessuna di esse è mai stata confermata ufficialmente", aveva dichiarato a fine agosto ad AsiaNews il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.
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