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venerdì 18 ottobre 2013

Il patriarca e la libertà liberticida
di Erasmus

Addio Alexis de Tocqueville, il tuo "La democrazia in America" è archiviato da "La democrazia in Siria" di un pensatore che guiderà il III millennio: Gregorio III.

Alexis de Tocqueville, nella sua vetusta opera "La democrazia in America", ebbe -diciamo la verità- la capacità di elaborare un principio ormai superato ma a lungo efficace, al punto da segnare un'epoca: per il Tocqueville "il principio democratico comporta un tipo di uguaglianza immaginaria nonostante la disuguaglianza reale." 



Dando a Cesare ciò che è di Cesare, non si può non dare a Alexis de Tocqueville quel che è di Alexis de Tocqueville, e togliersi il cappello. Ma il tempo passa, per tutti. Per Cesare, e quindi anche per Tocqueville. Le sue idee hanno fatto il loro tempo. E siccome il pensiero non sopporta vuoti, come la politica, ecco che il tramonto della democrazia alla Tocqueville coincide con l'alba di una nuova democrazia. Che si illumina del pensiero di quello che potrebbe essere il Tocqueville del III millennio, il patriarca melchita Gregorio III Lahham. 


Sua Beatitudine non ha ancora scritto il libro "La democrazia in Siria", ma ce ne ha fornito, guarda caso da Londra, casamadre della vecchia formula democratica, il principio chiave. Parlando colà egli infatti ha asserito che non è vero che i cristiani siano sostenitori del regime totalitario di Assad, soggiungendo: "E anche se fossimo dalla parte del regime, sarebbe un nostro diritto come persone libere".



Dunque la democrazia del III millennio può essere antidemocratica. Ne deriverà che la libertà può essere illiberale, o liberticida? Vedremo....

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