http://nena-news.globalist.it Aleppo: vietato per le donne vestire abiti provocanti Ieri il Consiglio della Legge Islamica di Fardous ha emesso un decreto con il quale impone alle donne di vestire abiti degni per evitare che i ribelli si distraggano. Roma, 02 luglio 2013, Nena News - Prosegue senza sosta il tentativo di applicazione della legge islamica da parte di alcuni gruppi di opposizione in Siria. Nella città di Aleppo, ieri il Consiglio della Legge Islamica del quartiere di Fardous ha emesso un decreto con il quale vieta alle donne di vestire "abiti provocanti". A riportare la notizia è stata questa mattina l'agenzia stampa Reuters, che ha raccolto le dichiarazioni di alcuni cittadini di Aleppo. L'ordine è stato pubblicato sulla pagina Facebook del Consiglio di Fardous e, secondo quanto riportato, è necessario ad evitare che i miliziani impegnati contro l'esercito di Damasco si distraggano dai loro compiti. Una sorta di fatwa contro le donne che vestirebbero - secondo i ribelli - in modo indegno: "Alle donne musulmane è vietato uscire di case con abiti osceni, con vestiti stretti che mostrano il loro corpo o con il trucco sul viso - si legge nell'ordine - Tutte le nostre sorelle devono obbedire a Dio ed essere rispettose dell'etichetta islamica". Non sono pochi i gruppi di opposizione al presidente siriano Assad il cui principale scopo è la presa del potere per ragioni esclusivamente religiose: obiettivo è l'applicazione della legge islamica nel Paese, a partire dai villaggi per arrivare allo Stato. Il caso certamente più eclatante è quello del Fronte al Nusra, gruppo legato ad Al Qaeda, che in uno dei villaggi sotto il suo controllo a Nord del Paese ha dato vita ad una sorta di emirato dove la legge è la Sharia. Nena News
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