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http://www.middleeastmonitor.com
Friday, 13 September 2013 15:47

20 anni dopo Oslo, le statistiche mostrano una maggiore occupazione e oppressione

Oggi ricorre il 20° anniversario della firma degli accordi di pace di Oslo tra l'occupazione israeliana e un gruppo di palestinesi. Attivisti per i diritti pro-giustizia hanno assemblato alcune statistiche riguardanti gli sviluppi sul campo dopo la firma del contratto.

Le informazioni degli attivisti provengono da organizzazioni internazionali credibili che coprono numerose questioni relative al conflitto israelo-palestinese.

Secondo le statistiche, il numero di palestinesi che sono stati uccisi dall’occupazione israeliana, dagli accordi di Oslo è più di 7.000.

Circa 12.000 case palestinesi sono state demolite nei territori occupati.

Migliaia di palestinesi sono ancora sfollati nella Striscia di Gaza a causa di uno stretto assedio imposto loro dal 2006, quando gli islamisti hanno vinto le elezioni politiche palestinesi.

Centinaia sono ancora sfollati nel deserto del Negev, perché le forze israeliane li spinsero fuori dalle loro case, e tuttavia ancora non possono tornare indietro nella terra che hanno ereditato dai loro nonni, dove rivendicano il diritto di esistere.

Le statistiche mostrano che il numero di coloni israeliani che si sono trasferiti nei territori palestinesi dopo la firma dell'accordo di Oslo è più di 250.000.

C'è stato anche un muro dell'apartheid lungo 441-miglia costruito su terra palestinese per creare una separazione tra i palestinesi e i coloni israeliani, che sono liberi di muoversi dentro e fuori degli insediamenti nei territori occupati.

Gli attivisti hanno aggiunto che ciò che iniziò con poche decine di posti di blocco militari israeliani in Cisgiordania, vede oggi circa 520 posti di blocco militari. Questi punti di controllo dividono città e villaggi palestinesi in piccoli cantoni, limitando la mobilità dei palestinesi e rendendo la loro vita molto difficile.


http://www.middleeastmonitor.com
Friday, 13 September 2013 15:47

20 years after Oslo, statistics show greater occupation and oppression

As today marks the 20th anniversary of the signing of the Oslo Peace Accords between the Israeli occupation and a group of Palestinians, pro-justice rights activists have assembled some statistics about the on the ground developments since the signing of the agreement up until today.

The activists sourced their information from credible international rights organisations that cover numerous issues related to the Palestinian-Israeli conflict.

According to the statistics, the number of Palestinians who were killed by the Israeli occupation since Oslo is more than 7,000.

Around 12,000 Palestinian homes have been demolished in the occupied territories.

Thousands of Palestinians are still displaced in the Gaza Strip because of a strict siege imposed on them since 2006, when Islamists won the general Palestinian elections.

Hundreds are also still displaced in the Negev Desert because Israeli forces pushed them out of their homes, and yet they still return back to them claiming the right to exist in the land they inherited from their grandfathers.

The statistics show that the number of Israeli settlers who moved to the Palestinian territories after signing the Oslo Agreement is more than 250,000.

There has also been a 441-mile long apartheid wall built on Palestinian land to create a separation between the Israeli settlers, who are free to move in and out of the settlements in the occupied territories, and the Palestinians.

Activists added that what started as only a few dozen Israeli military checkpoints in the West Bank now total around 520 military checkpoints. These checkpoints divide Palestinian cities and villages into small cantons, restricting the mobility of Palestinians and making life very difficult.

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