Al-Quds al-Arabi Analisi russe escludono l’avvelenamento di Arafat Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax, il capo della medicina legale russa ha dichiarato che le analisi effettuate sui campioni prelevati dal corpo del defunto presidente palestinese Yasser Arafat, hanno dimostrato l’assenza di eventuali tracce di polonio radioattivo. La conferma di tale notizia rappresenta un duro colpo per i palestinesi che avevano denunciato il coinvolgimento di Israele nell’assassinio di Arafat. La teoria era stata supportata da una relazione di un laboratorio svizzero che aveva riferito, l’anno scorso, di aver trovato una grande quantità di polonio radioattivo mortale nei vestiti del defunto presidente. Una équipe medica palestinese aveva inviato dei campioni, prelevati dal corpo del presidente, alla Svizzera ed alla Francia per ulteriori analisi. Israele aveva negato un suo coinvolgimento nella morte di Arafat. L’Agenzia Federale russa, mantenendo le distanze dalle dichiarazioni dell’Agenzia Interfax, non ha reso alcuna dichiarazione ufficiale sul risultato del testo effettuato sui campioni. I risultati negativi delle analisi non possono però, escludere completamente la possibilità di morte per avvelenamento. Gli esperti hanno dichiarato che i campioni sono stati prelevati troppo tardi dal corpo per essere analizzati. L’ospedale svizzero di Losanna ha dichiarato che la durata massima del monitoraggio del materiale radioattivo è di massimo 8 anni e considerando che la morte di Arafat è avvenuta nel 2004, si metterebbero in discussione i risultati delle analisi effettuate dalla Russia.
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