Fonte: YNet
http://www.palestinarossa.it/
1 feb 13

Il Responsabile di Hamas, Kahled Mashaal ha accettato la soluzione dei due stati

Fonti giordane affermano che il re Abdullah II informerà il presidente americano Obama della volontà di Hamas di accettare la soluzione dei due stati

Khaled Mashaal, capo del Politburo di Hamas, ha chiesto al re di Giordania Abdullah II di informare il presidente americano Barack Obama della decisione di Hamas di accettare la soluzione dei due stati. Secondo il rapporto, che cita fonti giordane, Mashaal ha espresso la volontà di concordare su una soluzione che veda uno Stato palestinese, stabilito dentro i confini del 1967, ed unoisraeliano. Questa comunicazione sarebbe stata data nel corso di un incontro con il re lo scorso lunedì.

Di seguito alcuni articoli correlati: Report: Mashaal gearing for PLO bid - Jordan's king meets Mashaal, urges 2-state solution - Clinton: Elections open new avenues for peace

Re Abdullah ha in programma una visita a Washington per fine febbraio dove trasmetterà ufficialmente il messaggio ad Obama.

Le fonti hanno aggiunto che Meshaal e il re Abdullah avevano già discusso della soluzione dei due Stati durante un loro incontro precedente, alcuni mesi fa, ma che il leader di Hamas ha espresso solo ora la volontà di comunicare la sua posizione agli Stati Uniti.

Mashaal ha inoltre detto che durante l'incontro è stata affrontata la questione palestinese sulla scia delle elezioni in Israele e negli Stati Uniti. Ha fatto notare che, con il re Abdullah, ha anche discusso della riconciliazione tra le fazioni palestinesi.

Il Re di Giordania ha sottolineato di aver avuto una serie di incontri, nel tentativo di riavviare i colloqui di pace tra Israele e i palestinesi, aggiungendo che le parti hanno cercato di stabilire un calendario preciso per una soluzione dei due Stati, che ha detto essere "l'unico modo per ottenere sicurezza e stabilità in Medio Oriente".
 

Nota della redazione:

Rispetto a questa notizia ci pare utile portare brevemente all'attenzione dei lettori alcune riflessioni:

Innanzitutto, insabbiate le inutili (per i palestinesi) “trattative di pace” che hanno contribuito ad indebolire la resistenza palestinese, si vorrebbe tentare di riportarli in auge attraverso un ennesimo accordo con lo stato sionista, che ha dimostrato ampiamente di NON volere uno stato palestinese.

Inoltre, questo passo mostra chiaramente che tra Hamas e lo stato sionista vi sono già state delle trattative che hanno permesso a novembre l’ingresso nella Striscia di Gaza del responsabile di Hamas Khaled Mashaal. Questa autorizzazione è arrivata a seguito dell’ennesima carneficina ai danni del popolo palestinese, iniziata con l’eliminazione di uno dei responsabili per la sicurezza di Hamas, a cui è seguita una “tregua” dai contorni ancora oggi misteriosi (ricordiamo che in quella settimana furono oltre 150 i palestinesi assassinati).

Ancora, troviamo stupefacente la grande volontà in campo palestinese di accordarsi con Stati Arabi reazionari, USA ed Israele, mentre si evita accuratamente di prendere in considerazione il superamento della divisione inter-palestinese, la questione dei prigionieri palestinesi, e il problema del diritto al ritorno, senza l'attuazione del quale non vi può essere soluzione.

La quarta considerazione che vogliamo portare all'attenzione è che oggi più che mai è necessario sostenere la resistenza palestinese attraverso un aiuto politico, programmatico ed economico a chi continua a mantenere fede agli impegni storici del popolo palestinese, a ribadire con forza la necessità del BDS verso Israele. Più chiaramente riteniamo che occorra sostenere la sinistra palestinese, nonché tutte le organizzazioni e i comitati popolari che lottano quotidianamente contro l’occupazione e per la libertà dei prigionieri.

Alla luce di ciò, ricordiamo la piattaforma che a nostro avviso deve unire quante/i in Italia vogliono schierarsi a fianco del popolo palestinese contro l’occupazione israeliana:

-                fine della divisione inter-palestinese

-                fine di ogni trattativa aperta o segreta con lo stato occupante

-                applicazione di tutte le Risoluzioni Internazionali che Israele viola

-                sostegno al BDS fino al riconoscimento di tutti i diritti dei palestinesi

-                applicazione del diritto al ritorno per tutti i profughi

-                liberazione di tutte e tutti i prigionieri palestinesi

- totale sostegno alla resistenza palestinese contro l’occupazione

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