DEBKAfile Exclusive Report Oct 28, 2013, 11:01 PM - E' difficile capire perché Israele sta continuando con il rilascio di 26 terroristi palestinesi condannati per omicidio, quando i palestinesi lo hanno schiaffeggiato al tavolo delle trattative con 16 dure condizioni, rivelate qui da DEBKAfile, sfidando anche le competenze del Segretario di Stato americano John Kerry. Ciascuna di tali richieste, come ad esempio il ritiro di Israele alle linee armistiziali del 1949, rinunciare a Gerusalemme est e accettare i profughi del 1948, è stata calcolata per portare finalmente allo stallo una soluzione diplomatica di questa controversia in Medio Oriente. More>
Le 16 richieste palestinesi, che DEBKAfile rivela in esclusiva per la prima volta Gli Stati Uniti e Israele devono riconoscere che lo stato palestinese è sotto occupazione. Questa è la risposta palestinese alla richiesta del primo ministro Netanyahu di riconoscere Israele come stato nazionale degli Ebrei. Il governo Israeliano deve abrogare la legislazione che estende il diritto di Israele su Gerusalemme Est. I palestinesi avranno piena sovranità sul loro spazio aereo. Questo mette al bando i voli delle forze aeree israeliane in Giudea e Samaria e nella Striscia di Gaza. I palestinesi avranno il controllo esclusivo di tutti i valichi di frontiera per le nazioni vicine. Il ritiro di Israele ai confini precedenti al 1967 non è sufficiente. Il suo pull-back deve andare fino in fondo alle linee dall'armistizio del 1949, in aggiunta l’annessione allo Stato palestinese di larghe strisce di terra israeliana che erano demilitarizzate in quel tempo. Tra le aree su cui i palestinesi vogliono mettere le mani ci sono la Valle di Ayalon, l'enclave di Latrun e il quartiere Armon Hantatiz di Gerusalemme tra la Città Vecchia e Gerusalemme ovest, la Valle del Lago Huleh; le pendici del Golan che scorrono verso il mare di Galilea; la cintura del Nitzana a nord della Striscia di Gaza, oltre ad un terzo delle acque e delle coste del Mar Morto. I palestinesi sperano di afferrare sostanziale territorio israeliano al di là dei confini precedenti al 1967 invocando i lunghi moribondi accordi del 1949. Lo spazio elettromagnetico, frequenze radio, satellitari e altre comunicazioni, saranno sotto il controllo esclusivo palestinese I palestinesi sono pronti a cedere il 1,9 % del territorio della Cisgiordania. Tutte le parti di Gerusalemme Est, tra cui i luoghi sacri per i musulmani, i cristiani e gli ebrei entreranno sotto la sola autorità palestinese in cambio dell’impegno alla libertà di culto. Israele e le sue forze armate si ritireranno dallo Stato palestinese nel corso di un periodo di tre anni. Sei mesi dopo il completamento del ritiro, i palestinesi saranno disposti a firmare il trattato di pace definitivo con lo Stato di Israele. Gli Stati Uniti e Israele devono accettare la soluzione del problema dei profughi palestinesi come una soluzione equa e concordata. Ogni rifugiato palestinese, come da definizione da parte dell'Autorità palestinese, fino alla quarta generazione, sarà libero di scegliere fra tre opzioni: l’insediamento in Israele o nello stato palestinese o presso le loro attuali sedi. Indipendentemente dall'opzione scelta, i profughi avranno diritto alla restituzione appropriata. Solo quando la questione dei profughi sarà finalmente risolta i palestinesi saranno pronti per dichiarare terminata la loro controversia con Israele. Un meccanismo internazionale avrà il compito di amministrare la disposizione dei rifugiati palestinesi e il loro reinsediamento. Essa sarà composto da rappresentanti palestinesi, israeliani, americani, europei, canadesi, australiani, giapponesi e arabi. Lo Stato palestinese sarà autorizzata a firmare i trattati tra cui i patti militari senza l'intervento di una terza parte, come Israele. Tutte le parti dello Stato palestinese saranno prive di presenza civile e militare israeliana.
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