http://www.notav.info Denunciata per violenza sessuale per il bacio al poliziotto É stata denunciata per violenza sessuale e oltraggio a pubblico ufficiale Nina De Chiffre, la ragazza milanese No Tav, diventata famosa per il bacio al poliziotto durante la marcia contro la Torino-Lione, tenutasi il 16 novembre da Susa a Bussoleno. Lo ha annunciato il segretario generale del sindacato di Polizia (Coisp), Franco Maccari: “Ho denunciato la No Tav che ha baciato il casco del poliziotto” ha detto il sindacalista, intervistato durante la trasmissione di Radio24 “La Zanzara”. Ma perché violenza sessuale? “Se io la bacio sulla bocca, non é reato? ha risposto Maccari se fosse stato un poliziotto a baciare un manifestante a caso, sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale”. Il Coisp è il sindacato di polizia che ha manifestato sotto le finestre delle ufficio della mamma di Federico Aldrovandi, commettendo uno degli atti più vili che possano essere commessi, al quale Patrizia rispose scendendo e facendo vedere la foto di Federico ucciso dai loro colleghi. Ora in cerca di pubblicità fa sapere tramite una trasmissione radiofonica (La Zanzara, quella di Cruciani dove invocava più manganellate per i notav) della denuncia nei confronti di Nina con il reato di violenza sessuale. Questo dimostra quanto tal “sindacato” e la categoria da esso rappresentata, abbia rispetto per le donne che subiscono atti di violenza sessuale, che ancora oggi, nel 2013 devono lottare perchè venga riconosciuto e non vengano liquidate, dopo la violenza subita, con un “lei però se l’è cercata”. C’è da rabbrividire di fronte a quest’uso, lo stesso che venne fatto per alcuni notav denunciati per stalking, reato anch’esso legato alla persecuzione e alla violenza maschile, tristemente conosciuto dalle cronache. Ma del resto l’ennesimo decreto sicurezza del governo è stato mascherato come un decreto contro il femminicidio, e al suo interno conteneva norme repressive per il movimento notav e il tentativo di far rientrare dei fantomatici risarcimenti agli” imprenditori” tav. Se già prima non esistevano parole adatte a disprezzare quest’associazione, oggi è ancora più difficile trovare termini che li descrivano in qualche modo.
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