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22 luglio 2013 at 09:59
Violata la zona rossa con gi amministratori No Tav
Ieri pomeriggio in centinaia siamo tornati in Clarea, là dove venerdì notte la passeggiata notturna organizzata dal movimento No Tav ha visto il dispiegarsi della brutale violenza da parte di polizia e carabinieri (evidentemente preordinatamene intenzionati a fare del male).
Guidati dal sindaco Bellone e da decine di amministratori di valle si è ripercorso il sentiero che da Giaglione porta al cuore del cantiere del TAV. Ieri pomeriggio non c’era l’ingente dispiegamento di due notti prima, solo una mesta rappresentanza di Digos e carabinieri ad informare i determinati valsusini che si stava per violare l’ordinanza prefettizia.
Preso atto dell’informazione, in centinaia si è superata questa linea immaginaria e si sono raggiunte le reti del cantiere che sono state percorse fino alla zona delle vasche.
Tutti hanno approfittato dell’occasione per urlare la propria rabbia rispetto alla violenza della scorsa notte, ribadendo la solidarietà verso tutti gl arrestati e restituendo ai mesti funzionari di polizia e carabinieri alcuni dei bossoli di lacrimogeni ritrovati lungo il percorso, simbolo dell’inseguimento criminale che hanno messo in pratica.
Qui di seguito pubblichiamo il comunicato stampa con cui Marco Scibona, senatore 5 stelle, ha annunciato la sua partecipazione alla passeggiata.
Contro le reiterate ordinanze prefettizie, oggi a fianco degli amministratori locali
di Marco Scibona
Cittadino al Senato della Repubblica
MoVimento 5 Stelle
Oggi diversi amministratori locali della Valle di Susa faranno una passeggiata in Clarea (Chiomonte) per esprimere la loro ferma contrarietà alle ordinanze del Prefetto che limitano la circolazione in quelle aree (la cosiddetta Zona Rossa). Non posso che essere al loro fianco e ribadire quanto le predette ordinanze si basino su presupposti illegittimi e scavalchino il potere sovrano del Parlamento.
Infatti i poteri del Prefetto ex art. 2 TULPS (Testo Unico Legge Pubblica Sicurezza) sono caratterizzati esclusivamente dall’urgenza, ossia dalla provata impossibilità temporale di utilizzo degli strumenti normativi ordinari.
In questo modo, dopo ben 15 ordinanze, il Prefetto ha travalicato le competenze esclusivamente riservate al Parlamento, andando contro la Costituzione, contro la riserva legislativa. Vogliono estendere il sito strategico nazionale? *Lo può fare solo il Parlamento che si renderà politicamente responsabile della scelta davanti all’Italia intera, e ciò per un’opera inutile, non richiesta dall’Europa e devastante per il territorio e le finanze pubbliche.
È da furbetti delegare incostituzionalmente tutto ciò al Prefetto di Torino!