Viterbo, 28 agosto 2013
Una franca parola contro la guerra
di Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
La guerra e' la piu' grande violazione dei diritti umani, poiche' essa consiste della commissione di stragi.
E quindi sostenere che si promuove una guerra per difendere i diritti umani e' una contraddizione in termini.
Solo la pace salva le vite e difende i diritti umani.
La lotta contro le dittature, la lotta contro l'imperialismo, la lotta contro la guerra, sono una stessa cosa.
La lotta per i diritti umani, la lotta per la democrazia sostanziata nella giustizia sociale, la lotta per il disarmo, sono una stessa cosa.
Solo la pace promuove la democrazia, solo la pace promuove i diritti umani.
L'obiettivo piu' urgente che l'umanita' deve porsi e' abolire la guerra, prima che la guerra abolisca l'umanita'.
E per abolire la guerra occorre il disarmo; occorre la smilitarizzazione dei conflitti e quindi l'abolizione degli eserciti; ed occorre il dialogo e la cooperazione: nella consapevolezza che vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune, e che o ci salveremo insieme o insieme periremo.
Per dirlo nel modo piu' semplice ed esatto: occorre la scelta della nonviolenza.
Occorre la scelta della nonviolenza come principio regolatore delle relazioni internazionali.
Occorre la scelta della nonviolenza come principio regolatore delle relazioni sociali.
Occorre la scelta della nonviolenza come principio ispiratore della politica tout court.
Occorre la scelta della nonviolenza, che e' la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro tutte le violenze, le oppressioni e le menzogne.
La scelta della nonviolenza e' il compito dell'ora del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta per la liberazione dell'umanita'.
La scelta della nonviolenza e' il compito dell'ora di ogni persona che riconosce la necessita' di relazionarsi agli altri esseri umani ed al mondo vivente nella responsabilita', nella solidarieta', nella condivisione; nel rispetto della vita, della dignita' e dei diritti altrui; nell'applicazione della regola aurea dell'agire nei confronti degli altri cosi' come vorresti che gli altri agissero verso di te.
La scelta della nonviolenza, per dirla con le parole di Aldo Capitini, "e' il varco attuale della storia".
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.