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Ciao Massimo… E’ morto Massimo Paolicelli. È stato tante cose: volontario, pacifista, obiettore di coscienza. Attivista prima della Lega obiettori di coscienza, poi fondatore dell’Associazione obiettori nonviolenti e insieme a molti di noi ha dato vita prima alla campagna Sbilanciamoci e poi alla Rete per il Disarmo. Ha animato negli anni ’90 la campagna Venti di Pace. Per oltre un ventennio e’ stato collaboratore ed assistente parlamentare all’inizio con il gruppo dei Verdi e poi, da ultimo, con Sinistra Ecologia e Libertà. Ha scritto spesso per il manifesto. Girava sempre con il simbolo nonviolento con il fucile spezzato da due mani. Lo teneva appuntato sempre sulla giacca, anche quando -dopo la scomparsa del gruppo parlamentare dei Verdi- si era trovato a dover lavorare perché obbligato- prima con il gruppo parlamentare del Pdl e poi con Futuro e Libertà. È’ sempre stato coerente con le sue idee, non le ha mai tradite. Era un nonviolento nella teoria e nelle pratiche. Ma lo era anche nel temperamento: mite, tenero, sempre pronto ad ascoltare e a dialogare. Non l’ho mai sentito alzare la voce. Eppure riusciva ad essere incredibilmente determinato quando si batteva per le sue idee. Era preparato e competente: per anni ha curato le analisi e le proposte sul tema delle spese militari per la controfinanziaria di Sbilanciamoci. Ha sempre dato importanza al lavoro di base: per lui l’organizzazione di banchetti, sit in, raccolte di firme era la quotidianità, non un modo, ma il modo forse più importante di fare politica. L’ultima impresa nella quale ci siamo impegnati insieme e’ stata la campagna contro gli F35, nel paese e in Parlamento. Fu lui a scrivere la mozione contro gli F35 il giugno scorso e a coordinare insieme a molti altri la mobilitazione. Il sit in contro gli F35 di fine giugno a piazza Montecitorio fu particolarmente riuscito: in gran parte merito suo. Massimo Paolicelli e’ stato quello che Aldo Capitini avrebbe definito: un “persuaso”, cioè una persona coerente con quello in cui ha sempre creduto e che ha fatto in modo infaticabile della sua vita un’opera quotidiana e costante all’insegna della giustizia, della pace, del bene.
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