http://znetitaly.altervista.org Che cosa sta ritardando il rapporto dell’OMS sui difetti alla nascita in Iraq? L’Iraq è avvelenato. Trentacinque milioni di iracheni si svegliano ogni mattina a un incubo a occhi aperti di tumori nei bambini, tumori negli adulti e difetti alla nascita. Tumori per familiarità, tumori a grappolo e tumori multipli nello stesso individuo sono diventati frequenti in Iraq. Sterilità, aborti ripetuti, bambini nati morti e gravi difetti alla nascita alcuni mai descritti in alcun testo medico sono dappertutto, in numero crescente. Intrappolati in questo incubo infernale, milioni di iracheni lottano per sopravvivere e chiedono aiuto. Alla lunga, la pressione del pubblico e l’attenzione dei media a questa catastrofe sanitaria pubblica hanno spinto a uno studio congiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Ministero della Sanità iracheno per determinare la diffusione dei difetti alla nascita in Iraq. Tale studio è iniziato nel maggio-giugno del 2012 ed è stato completato agli inizi di ottobre del 2012. Il sito web dell’OMS afferma che questo studio su larga scala è stato condotto a Baghdad (Karkh e Rasafa), Diyala, Anbar, Sulaymaniyah, Babel, Basrah, Mosul e Thi-Qar, su 10.800 famiglie di 18 distretti e con un campione di 600 famiglie per distretto. L’Independent (GB) ha riferito che questo studio doveva essere pubblicato nel novembre del 2012. Ma il rapporto deve ancora uscire. Rapporto tenuto segreto Nel marzo del 2013 un funzionario di alto livello del Ministero della Sanità iracheno a Baghdad ha discusso del problema alla BBC e ha affermato che “tutti gli studi del Ministero della Salute dimostrano con evidenza schiacciante che c’è stata una crescita dei difetti alla nascita e dei tumori” in Iraq. Nel corso dello stesso documentario della BBC, intitolato “Nati sotto una cattiva stella”, due altri ricercatori del Ministero della Sanità hanno dibattuto lo studio non pubblicato. Hanno confermato che i tumori e i difetti alla nascita costituiscono una grave crisi per la prossima generazione di bambini iracheni. Hanno specificamente confermato aumenti contemporanei dei tumori e delle anomalie congenite in tre governatorati Ninive, Anbar e Najaf collegando tali aumenti alle munizioni utilizzati durante la guerra. Perché un rapporto così importante deve restare segreto? In una grave emergenza sanitaria, come la constatiamo in Iraq, un’indagine così estesa sulla salute pubblica deve essere ampiamente pubblicizzata per attirare sostegno e competenze internazionali. Esperti medici, epidemiologi, tossicologi ambientali, personale di bonifica e specialisti di risanamento dell’ambient devono essere convocati per affrontare questa crisi e salvare vite. Un ritardo di sei mesi nella diffusione di un rapporto tanto cruciale ha lasciato molti di noi ansiosi e timorosi che possa essere soppresso. Reagendo a questo costoso ritardo della pubblicazione del rapporto dell’OMS, 58 scienziati, professionisti della salute e sostenitori dei diritti umani hanno scritto all’OMS e al Ministero della Sanità iracheno chiedendo l’immediata diffusione del loro rapporto. Abbiamo richiesto che questo rapporto di rilevanza globale sia diffuso immediatamente. Non abbiamo ricevuto risposta alla nostra lettera. La lettera era firmata da accademici e figure pubbliche irachene, iraniane, libanesi, giapponesi, europee, australiane e nordamericane. Vi erano inclusi Noam Chomsky, Ken Loach, John Tirman, Human RIghts Now (Giappone), Health Alliance International e un membro del consiglio di BlackCommentator.com. Stiamo ancora aspettando una risposta dall’OMS. Perché questo importante rapporto è trattenuto? Una possibile risposta è stata suggerita il 26 maggio dal Guardian. Esso ha riferito i commenti recenti di Hans von Sponeck, l’ex vicesegretario generale delle Nazioni Unite: “Il governo statunitense ha cercato di impedire che l’OMS esaminasse aree dell’Iraq meridionale dove era stato usato l’uranio impoverito e aveva causato gravi pericoli per la salute e per l’ambiente.” Sarebbe profondamente angosciante se questo rapporto dell’OMS fosse ritardato per una qualsiasi ragione simile. Dopo così tanti anni di sanzioni e guerra, la salute pubblica di 35 milioni di iracheni non deve essere tenuta in ostaggio. Dobbiamo invece lottare per salvare vite umane oggi e impedire qualsiasi ulteriore contaminazione della terra con inquinanti bellici. Sanzioni dell’ONU mortali per l’Iraq Si ricordino le mortali sanzioni dell’ONU contro l’Iraq. A tutto il 1995 quelle sanzioni avevano devastato l’infrastruttura sanitaria pubblica irachena e possono aver ucciso sino a 576.000 bambini, secondo scienziati dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura dell’ONU. L’Iraq è stato invaso in quella condizione vulnerabile. MSNBC ha riferito: “Tra il 2002 e il 2005, le forze statunitensi hanno sparato sei miliardi di proiettili in Iraq (qualcosa come 300.000 per ogni ucciso). Hanno anche sganciato da duemila a quattromila tonnellate di bombe sulle città irachene, lasciandosi dietro una pozione diabolica di contaminanti e metalli tossici, tra cui piombo e mercurio neurotossici.” Dal 2003 l’assistenza alla natalità si è ulteriormente deteriorata in Iraq e gli indicatori sanitari del paese sono ora tra i peggiori del mondo. L’attuale situazione della sanità per le partorienti e i bambini in Iraq sarà ulteriormente danneggiata se il rapporto dell’OMS sui difetti congeniti alla nascita continuerà e restare inaccessibile al pubblico. Il rapporto dell’OMS chiarirà la dimensione e la tendenza dei difetti congeniti alla nascita in molti governatorati iracheni, identificherà possibili fattori di rischio di tali difetti alla nascita e valuterà il carico pubblico di tali condizioni per la nazione irachena. Le informazioni contenute in questo rapporto sono essenziali per determinare la politica sanitaria e stabilire le priorità in Iraq e nella regione più in generale. L’immediata diffusione di questo rapporto sarà il primo passo verso la mobilitazione di sforzi globali per proteggere la salute pubblica da ulteriore degrado in Iraq e nell’intera regione. Una volta diffuso, il rapporto metterà i ricercatori in grado di collaborare, di porsi le domande più rilevanti e di porsi alla testa della ricerca per porre rimedio a questa emergenza sanitaria. La dottoressa Mozhgan Savabieasfahani è una tossicologa ambientale che risiede in Michigan. E’ autrice di più di due dozzine di articoli recensiti nel suo settore e di un libro ‘Pollution and Reproductive Damage’ [Inquinamento e danni alla riproduzione] (DVM 2009). Da Z Net Lo spirito della resistenza è vivo www.znetitaly.org Originale: Aljazeera traduzione di Giuseppe Volpe
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