il sito dei Parlamentari per la Pace: http://parlamentariperlapace.it/ http://www.nomuos.info Incontro tra Parlamentari per la Pace e No MUOS OGGETTO: Presentazione Mozione Vicenda MUOS di Niscemi, violazione degli artt 80, 87 e 11 della Costituzione. Mercoledì 23 ottobre alle ore 14.00 presso la Sala della Sacrestia (Vicolo Valdina 3, Roma) il coordinamento regionale dei comitati NO MUOS presenterà ai Parlamentari per la Pace una mozione avente per oggetto le gravi violazioni degli artt 80, 87 e 11 della Costituzione operate mediante i trattati internazionali di concessione di basi militari, con particolare riferimento a quella di Niscemi che dovrà ospitare il Sistema di Trasmissione Satellitare Globale denominato MUOS. Nell’ambito dell’incontro organizzato dai Parlamentari per la Pace dal titolo: MUOS: Sicilia tra ponte di pace e avamposto militare Per il coordinamento interverranno: Nadia Furnari, Antonio Mazzeo, Sebastiano Papandrea e Massimo Zucchetti. Di seguito riportiamo una sintesi delle motivazioni contenute nella mozione. Cordiali saluti Coordinamento Regionale dei comitati NO MUOS Sintesi della proposta: Vicenda MUOS di Niscemi, violazione degli articoli 80, 87 e 11 della Costituzione. Nel nostro Paese, già dal dopoguerra, siamo abituati alla presenza di Basi Militari, truppe e armamenti Statunitensi. La presenza Militare degli Stati Uniti sul territorio Italiano viene comunemente associata alla presenza della NATO e giustificata con gli obblighi internazionali ai quali l’Italia è tenuta in seguito all’adesione al patto Nord Atlantico. Tuttavia, tale percezione è erronea. Infatti, in Italia vi è la compresenza, insieme a Basi NATO e basi ad uso misto USA e NATO, di basi esclusivamente USA. Esempio tipico, in territorio siciliano, le due Basi di Sigonella e di Niscemi, la prima ad uso misto, la seconda ad uso esclusivo USA. Il Memorandum di intesa tra il Ministero della Difesa della Repubblica Italiana e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti D’America relativo alle installazioni/infrastrutture concesse in uso alle Forze Statunitensi in Italia del 2 febbraio 1995 al riguardo specifica: «Con il termine “uso esclusivo” si intende l’utilizzazione da parte di una forza appartenente ad una singola Nazione di installazioni e/o infrastrutture, definite e comprese nel perimetro dell’installazione, per lo svolgimento di attività correlate alla missione e/o dei compiti assegnati a detta forza dal Governo dello Stato di origine. L’attribuzione di “uso esclusivo” a installazioni e/o infrastrutture utilizzate dalle forze USA non limita in alcun modo l’esercizio della sovranità dello Stato Italiano, secondo quanto stabilito dall’art. VII del NATO/SOFA.» Va specificato che, comunque, indipendentemente dalla classificazione della base, il trattato NATO non prevede in alcun modo l’obbligo di concedere basi ad altri stati aderenti (tale obbligo non può essere desunto né dal patto di reciproca difesa art. 5; né dagli obblighi di rafforzamento strategico art. 3), sicché la fonte giuridica a fondamento della concessione della base è sempre un trattato bilaterale. Che siano trattati di forte impatto politico è innegabile posto che essi consentono la presenza sul nostro territorio di militari e di armamenti stranieri. Si tratta, pertanto, di trattati internazionali per i quali vigono le procedure e le cautele disposte dagli articoli 80 e 87 della Costituzione che prevedono che la ratifica sia effettuata dal Presidente della Repubblica e preceduta dall’autorizzazione da parte del Parlamento. Nel Caso dei trattati di concessione delle Basi Militari e, occupandocene in particolare, della base di trasmissione di Niscemi, si è proceduto, invece, in modo informale, mediante sottoscrizione solo del rappresentante del Ministero della Difesa, secondo una prassi che può essere ritenuta valida solo per gli accordi di natura tecnica o economica ma non sicuramente per quelli aventi rilevante valenza politica. La mozione odierna, quindi, denuncia l’illegittimità dei trattati stipulati, al di fuori delle procedure e competenze individuate dagli articoli 80 e 87 della Costituzione e chiede al Governo di risolvere tali accordi, procedendo a richiedere le necessarie autorizzazioni parlamentari. Al parlamento, allorché si verifichino tali presupposti, i soggetti e gli Enti proponenti della Mozione chiedono di non approvare i trattati di concessione delle basi militari e, in particolare, quello riguardante la base di trasmissione di Niscemi dove è programmata la realizzazione del sistema di trasmissione satellitare denominato MUOS Mobile User Objective System. Si tratta, infatti, di un sistema destinato a guidare armamenti, fra cui i famigerati aerei senza pilota (Droni), che per la sua importanza strategica e architettura di funzionamento sarà usato dagli Stati Uniti in tutti i conflitti, anche in quelli non conformi ai principi dell’art. 11 della Costituzione e all’art. 5 del trattato NATO, la cui approvazione è, pertanto, contraria a principi costituzionali; Esso sorge in area protetta a breve distanza dall’abitato, costituendo una minaccia per la salute dei cittadini, per l’ambiente e per la sicurezza dei voli dei vicini aeroporti di Comiso, Sigonella e Catania. È divenuto un grave freno per l’economia locale disincentivando il turismo, facendo cadere il prezzo degli immobili e riducendo la vocazione edificatoria dei suoli e la qualità e commerciabilità dei prodotti agricoli. Oltre, in caso di conflitto, a costituire un grave rischio per l’incolumità della popolazione trattandosi di obiettivo strategico; Contribuisce all’eccessiva militarizzazione di un territorio che dovrebbe avere vocazione turistica e, quindi, aspirazioni di pace e di accoglienza assolutamente incompatibili con la massiccia presenza di militari e di infrastrutture destinate alla guerra; Non è voluto dalla popolazione che dovrebbe sempre essere consultata prima della realizzazione di opere che stravolgono il territorio non solo nella sua conformazione ma anche rispetto alle potenziali forme di utilizzo e valorizzazione. Coordinamento regionale dei Comitati NO MUOS Con: ARCI Associazione Antimafie “Rita Atria” COBAS Legambiente Rete Disarmo |