http://www.internazionale.it Perché l’esercito non interviene al Cairo
“Nessun generale musulmano vorrebbe passare alla storia come l’autore del massacro dell’Eid. Per questo molti egiziani non credono che l’autoproclamato fallimento dei tentativi di mettere fine alla crisi con i Fratelli musulmani sia un segnale della fine definitiva del governo ‘ad interim’”, scrive Robert Fisk “Abdul Fatah al Sisi è un vero generale jolly, tanto da diventare anche viceprimo ministro. Ma mandare i suoi uomini contro migliaia di fedeli alla vigilia della festa per la fine del Ramadan non sarebbe stata una buona idea per conquistare gli egiziani, per non parlare degli americani che ogni anno finanziano l’esercito con 1,5 miliardi di dollari”. “I Fratelli musulmani sanno che Al Sisi non vuole un massacro. Al Sisi sa che gli americani non vogliono un massacro. Ora si tratta di aspettare chi verrà a salvare l’Egitto”, conclude Fisk more>.
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