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23/08/2013 08:42

Israele bombarda il Libano sud, ma 'sbaglia' obbiettivo
di Joshua Lapide

Il raid in risposta al lancio di alcuni missili nella zona di Haifa. Danni minori, ma senza vittime, sia in Libano che in Israele. Colpita una sede del Fronte popolare di liberazione della Palestina che nega di aver lanciato i missili. L'attacco a Israele rivendicato da un gruppo vicino ad Al Qaeda.

Gerusalemme (AsiaNews) - Aerei israeliani hanno bombardato nelle prime ore del giorno la zona di Naameh, fra Beirut e Saida. Secondo l'esercito di Israele, l'obbiettivo era un "sito terrorista", da cui provenivano missili sparati ieri su Nahariya (Israele nord). Ma il gruppo di militanti palestinesi residente a Naameh  nega di aver a che fare coi missili, il cui lancio è stato invece rivendicato da un gruppo vicino ad Al Qaeda.

I quattro razzi lanciati dal Libano su Israele hanno fatto solo alcuni danni, senza vittime. Ma il traffico aereo è stato fermato e le sirene hanno lanciato l'allarme nella zona di Haifa. Anche il raid israeliano non ha fatto vittime.

La zona colpita nella valle di Naameh è in mano al Comando generale del Fronte di Liberazione della Palestina di Ahmed Jibril, noto per il suo sostegno alla Siria e a Bashar Assad. Il portavoce del Fronte, Ramez Mustapha, ha dichiarato che la bomba lanciata nel raid alle 4 di questa mattina (ora locale) "non ha fatto vittime o Danni", e ha negato che il suo gruppo avesse lanciato i missili ieri.

L'attacco è stato invece rivendicato dalle Brigate di Abdullah Azzam, un gruppo legato ad Al Qaeda, che in passato si è reso responsabile di lanci di razzi verso Israele nel 2009 e nel 2011.

Nonostante ciò, l'esercito israeliano si è vantato di "aver colpito in modo preciso l'obbiettivo".

Michel Suleiman, presidente del Libano, ha ribadito ieri che il lancio di missili dal territorio libanese è una violazione delle risoluzioni Onu e i responsabili devono essere portati davanti alla giustizia. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu da parte sua ha ricordato che "chiunque ci fa del male, o cerca di farci del male, noi lo colpiremo".

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