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Trasferita in Siberia una musicista delle Pussy Riot Il commissario per i diritti umani in Russia, Vladimir Lukin, il 12 novembre ha scritto in un comunicato che Tolokonnikova è stata trasferita in un carcere della provincia di Krasnoyarsk, in Siberia. La sua famiglia non aveva ricevuto notizie di lei dal 21 ottobre. Nadezhda Tolokonnikova ha lasciato la prigione nella Repubblica di Mordovia, dopo che il 23 settembre ha cominciato uno sciopero della fame per protestare contro le condizioni della sua detenzione. In una lettera aperta, la ragazza ha detto di vivere “in una specie di schiavitù”, e ha aggiunto che è stata costretta a lavorare 17 ore al giorno con meno quattro ore di sonno. Ha anche chiesto un procedimento penale contro il vicedirettore dell’istituto, che l’avrebbe minacciata. Tolokonnikova è stato mandata a Krasnoyarsk perché è nata nella vicina città industriale di Norilsk, aggiunge il comunicato, ed è ancora registrata lì. La legge russa chiede a tutti i cittadini di essere registrati nel posto dove vivono e lavorano, secondo una pratica introdotta durante il regime sovietico. Il sistema è ancora in vigore, anche di solito non viene applicato. La legge russa richiede anche che i prigionieri siano tenuti il più vicino possibile alle loro città di origine.
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