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22, mar, 2013

L’Italia ostaggio della grande finanza
di Fernando Rossi

La Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e la BCE, apparentemente distanti dalla nostra quotidianità, hanno attuato quel capitalismo totalitario che quotidianamente subiamo (dalle caste che ci tolgono democrazia e diritti, alla riduzione di lavoro dipendente ed autonomo, ai salari, agli stipendi e alle pensioni non dignitose, alla sanità, alla scuola e alla… università, così come alla ricerca, sottratte al bene comune e divenute funzionali al sistema finanziario, ecc…)

La fase decisiva è stata quella di scippare agli stati le banche centrali e la proprietà della moneta, facendo di tutto per minare la stabilità dei paesi che non intendevano privarsene.

La grande finanza ha assunto il controllo del sistema bancario, delle informazioni e dei media, dei governi e dei partiti, nonché dei settori produttivi strategici, attraverso lo sganciamento tra monete emesse e controvalore in oro, combinato con l’assoluta libertà di stampa delle quantità di moneta/carta e dell’emissione di moneta virtuale che viene fatta fluttuare, a suo piacere, per i paesi “globalizzati” in quantità centinaia di volte superiore all’intero PIL del pianeta.

L’intesa tra grande finanza e criminalità organizzata è palese con la tutela dei “paradisi fiscali”, quella con l’ideologia sionista nella impunità dei crimini di Israele, quella con la massoneria , nella presenza delle logge nel sistema bancario, nelle università, nella sanità, nei media e nei partiti.

IL DEBITO PUBBLICO è l’arma con cui i paesi vengono tenuti in ostaggio e costretti a cedere a loro poteri e spazi sempre maggiori in tutti i settori produttivi, nei servizi e negli organismi internazionali (ONU, Unione Europea, Nato, Corte dell’Aia, ecc.).

IL SIGNORAGGIO PRIMARIO è la controprova più lampante della schiavitù degli stati alla grande finanza. Es. : Quando la Banca Centrale Europea, che è di proprietà delle grandi banche internazionali, emette per conto di Bankitalia, anch’essa privata, un milione di biglietti bancari per un totale, poniamo, di 50 milioni di €, lo Stato italiano si indebita con la BCE (o con l’emissione di Buoni del Tesoro) per 50 milioni, più gli interessi, mentre la BCE ha avuto costi per 300.000 € (0,30 centesimi al singolo pezzo di carta, da 5, 10, 20, 50, 100 o 500 €) calcolando costi materiali e spese di distribuzione. La BCE fa un utile di 49 milioni e 700 mila €, che dividerà tra i propri “azionisti” (compresa la Banca d’Inghilterra che non aderisce all’ € !!). Lo Stato Italiano s’indebita, i banchieri si arricchiscono. Anche per fare investimenti “straordinari” e pluriennali lo Stato deve ricorrere ai prestiti della grande finanza, emettendo BOT, CCT, ecc., mentre possedendo la nostra banca Centrale, quel denaro sarebbe di proprietà pubblica, non ci indebiteremmo e non pagheremmo interessi.

IL SIGNORAGGIO SECONDARIO è la dimostrazione dell’enorme potere acquisito dalle banche, ma è anche la riprova che se lo stato tornasse proprietario della Banca d’Italia, “salterebbero fuori” le risorse sufficienti per affrontare i problemi degli italiani.
(di Manuel Zanarini, http://www.ilconsapevole.it/articolo.php?id=8678 )

… Gli accordi definiti “Basilea 1″ del 1988 stabilivano che i prestiti dovevano essere coperti almeno per l’8% con capitale proprio (Eigenkapital). Nel 2006 si sono siglati i nuovi accordi, “Basilea II”, che hanno variato la percentuale, tra l’ l,6% ed il 12% secondo il rischio di insolvenza, ma hanno lasciato immutato il fatto che la copertura sia data dal capitale e non dal denaro; infatti nel capitale di una banca rientrano anche i crediti che questa ha concesso alla clientela.

….Innanzitutto bisogna denunciare la menzogna che viene comunemente diffusa che le banche guadagnerebbero la differenza tra interessi passivi e attivi; infatti, come abbiamo visto, le cifre sui cui queste percentuali vengono calcolate sono molto diverse! (..) il 90% del denaro circolante è “virtuale”(assegni, bonifici, accrediti, prestiti,ecc.), quindi “creato” senza costi dalle banche, ma sul quale il cittadino deve pagare interessi frutto del suo lavoro, facendo guadagnare loro cifre spaventose, al contempo indebitandosi sempre più.
Infine, va considerato che il “denaro virtuale” circolante al mondo è 5 volte maggiore di tutti i beni esistenti (anche extra paesi globalizzati dalla grande finanza, ndr). Ciò significa che il denaro circolante rappresenta un debito scoperto per l’80%! Il sistema mondiale si regge sul fatto statistico che meno del 2% dei depositi bancari verranno ritirati. Il “giochino” si rompe quando succedono crisi come in Argentina o in Inghilterra, allorché la gente va in banca pensando di poter ritirare il “denaro reale”, col risultato di inutili file davanti agli sportelli per sentirsi rispondere che i soldi non ci sono!!!

La tassazione

Da Salvatore Tamburro (http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24:6:2:119:208)

…Una volta modificato questo sistema, abolendo i meccanismi di creazione del debito, la creazione di moneta dal nulla da parte delle banche, e restituendo allo Stato il potere di emettere moneta, sarebbe addirittura superflua la tassazione, poiché lo Stato non avrebbe la necessità di chiedere ingenti quantità di denaro e sacrifici ai suoi cittadini per ripagare il debito nei confronti del sistema bancario; oppure basterebbe una tassazione ridottissima che compenserebbe eventuali pressioni inflazionistiche (come già avviene dal 1816 sull’isola di Guernsey in cui lo Stato emette la sua moneta, dove non esiste debito pubblico e l’unica tassa che si paga prevede una aliquota di solo il 20% sul reddito).
Solo quando capiremo che il sistema economico di cui facciamo parte è contrario agli interessi dei cittadini, solo allora saremo in grado di comprendere che esistono soluzioni in grado di cambiare in meglio la nostra vita.
“E’ un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina.” (Henry Ford)

Ma tale soluzione del problema TASSE è da considerarsi, per ora, solo teorica, visto il potere acquisito dalla grande finanza, dai suoi media e dai suoi governi e partiti (vedasi trattato di Lisbona che… ha rafforzato la posizione della BCE ribadendo il principio secondo cui essa è indipendente (anche finanziariamente) nell’esercizio dei suoi poteri e riconoscendo alla stessa BCE lo status di Istituzione dell’Unione, alla pari con il Consiglio, la Commissione e il Parlamento.. – Monia Benini- http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24:6:2:119:349).

Quello che i movimenti e i cittadini, incalzando partiti e media, possono mettere all’ordine del giorno, realizzando quell’unità che il sistema mafio-clientelare riesce ancora ad impedire, è la battaglia contro gli sprechi di denaro e patrimonio pubblico e contro le ingiustizie dell’attuale sistema fiscale.

Riduzione Sprechi, utilizzando il 50% per investimenti e il 50% a riduzione del carico fiscale degli attuali contribuenti.

Da guerra e spese annue per armamenti si può tagliare (tappandoci le orecchie per le grida di dolore Usraeliane) il 10% che, considerando anche l’attuale idiota e criminale guerra alla Libia farebbero 4 miliardi di minore spesa. Gli investimenti pluriennali che USraele ci ha imposto e di cui non abbiamo alcun bisogno, sono 15 miliardi per n° 131 cacciabombardieri F-35; 4 miliardi per 41nuovi Eurofighter (dei 121previsti, 80 sono già stati comprati); Forza Nec, per dotare le forze armate d’assalto di sistemi più sofisticati, ci sta già costando 650 milioni di € di sola progettazione, e costerà 12 Miliardi attuarlo; 915 milioni verranno spesi per 2 sommergibili di nuova generazione.

Le autoblu, hanno superato le 600.000 ! 5 volte quelle USA e 8/9 volte quelle francesi. Andrebbero eliminate, ma considerando i pianti delle varie oligarchie partitiche, 100.000 possano bastare ed avanzare. Trattasi allora di una vendita all’incanto, o con asta su internet, di 500.000 auto, di cui 100.000 con meno di 2 anni di vita; stimando in 6.000 € il valore medio di realizzo, fanno 3 miliardi di maggiori entrate. Ma dietro un’auto blu ci sono: l’autista, l’officina, l’assicurazione, la manutenzione, il telepass, ecc.; possiamo tranquillamente sottostimare 1miliardo e 500 milioni di minor spesa.

Con una riduzione di spesa di almeno 3, 5 miliardi di €, vanno dimezzati gli stipendi dei parlamentari. Ma vanno dimezzate anche le esorbitanti spese della Presidenza della Repubblica con i suoi 2181 dipendenti (Obama 466, la Regina d’Inghilterra 300, il Presidente tedesco 160) ed un costo complessivo annuo di oltre 230 milioni di € (in Francia nel 2007, le spese totali previste erano 32 milioni di €, più 5 milioni di “fondi speciali”). I partiti percepiscono, dalle casse dello Stato, 1 € ogni voto ottenuto alle politiche (se superano l’1%) per tutti i 5 anni del mandato. Ancor più assurdo è che con la fine anticipata della XIV legislatura, durata solo 2 anni, abbiano continuato ad incassare fino a tutto il 2011, cumulandoli con i nuovi contributi elettorali, sulla base dei voti 2008.

In più, tralasciando i contributi percepiti anche da Regioni, Province e Comuni, i partiti che stanno al gioco del sistema, ricevono valanghe di finanziamenti per i loro giornali e le loro televisioni “quasi sconosciute”, mentre Camera, Senato, Regioni, Province e Comuni assumono e pagano per un mandato elettorale, decine di miglia di “collaboratori” scelti dai capi gruppo dei partiti. Fanno una bella cifra a 9 zeri anche i “contributi” pubblici, erogati ai vari livelli per le Fondazioni e Associazioni create dai partiti.

Si veda su http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24:6:2:119:29

“Le 11 controproposte di PBC alla finanziaria” per trovarvi oltre 100 miliardi di riduzione spesa e sacrosante maggiori entrate: regalie di denaro pubblico ai proprietari di cancrovalorizzatori, biomasse e furbetti delle concessioni per megaimpianti eolici e solari con CIP 6 e Certificati Verdi (persone e famiglie che coincidono con le proprietà delle banche); videopoker; immobili di proprietà della criminalità; frequenze TV; utilizzo valuta estera e riserve auree di proprietà pubblica e indebitamente lasciate in uso ai privati di Bankitalia; abolizione gettoni e indennità nei CDA di società pubbliche, nominandovi consiglieri comunali, provinciali (chiudere le province !), regionali e Parlamentari in carica, mentre oggi sono utilizzati per collocarvi clientes o per cumulare le prebende della casta.

Prelievo fiscale

- Bisogna togliere alla criminalità, che elude ed evade gli obblighi fiscali, la gestione del 30-35% dell’economia: lo si può fare definendo provvedimenti draconiani e responsabili della loro attuazione, verso istituzioni, partiti, banche, imprese pubbliche, private e cooperative, amministratori pubblici, magistrati, forze dell’ordine, commercialisti, avvocati, ecc. conniventi con la criminalità organizzata.

Introduzione di meccanismi virtuosi e vantaggiosi di detrazione o deduzione fiscale sulle spese annue sostenute, in modo da far venire in chiaro i redditi “in nero”.

Aumento dell’attuale tassa “premio” del 5% sul rientro dei capitali (scudo fiscale), portandolo ad un meno ingiusto 12,5 %, con una maggior entrata di 7 miliardi.

Aumento della tassazione, dal 12,5% al 20%, sulle rendite finanziarie (che è quanto paga la media dei paesi europei). Per i titoli di stato, tale aumento, per non colpire il risparmio delle famiglie, andrebbe applicato sopra i 200.000 €. Maggior entrata di 4 miliardi.

Rimodulare gli scaglioni fiscali, rispettando il dettato Costituzionale (da tutti i partiti dimenticato) inserendo una tassazione progressiva, che chieda di più a chi ha di più. I nostri “idolatri” del dollaro, fingono di non sapere che fu proprio l’America, con Eisenhower Presidente, ad introdurre una tassazione del 91% per i redditi più alti. Fermarsi ad uno scaglione massimo di 75.000 € (ben sapendo di tanti redditi annui ben superiori ai 500.000), è una chiara scelta per continuare a tassare redditi bassi e medi. Entrata stimata in 6 miliardi.

Reintroduzione dell’ICI per gli immobili di proprietà degli enti religiosi ed adibiti ad usi estranei al culto (alberghi, ristoranti, bar, negozi, appartamenti in locazione, ecc.), per una maggior entrata sottostimata in almeno 500 milioni.


fonte: http://www.perilbenecomune.net/index.php?p=24%3A6%3A2%3A119%3A427

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