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Alternativa: assediamo i traditori della nostra democrazia «C’è un Rubicone da varcare: ora si deve decidere se si sta da una parte o dall’altra, con il popolo o contro di esso». L’appello parte da “Alternativa”, laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa. Obiettivo: mobilitazione generale contro la «fantasiosa procedura d’urgenza per la modifica della Costituzione», che il presidente Napolitano fautore del “governissimo” sta avallando per «aprire la strada allo smantellamento, un pezzo alla volta, della Carta Costituzionale, il fondamento del nostro vivere comune». Presidenzialismo, diktat, soluzioni sbrigative. Anche se in questi decenni i dettami costituzionali sono «rimasti in larga parte non attuati o addirittura palesemente traditi», ora si vuole anche cancellarli dalla lettera della Carta, perché «il carattere sociale e popolare» dei valori della Costituzione antifascista «è d’intralcio alla definitiva affermazione dei padroni dell’universo della finanza, delle tecnocrazie europee», e anche delle cricche parassitarie di casa nostra: economiche, criminali e politiche. Per “Alternativa”, è in corso il più grave attacco, nella storia, ai principi della Repubblica democratica: Napolitano vorrebbe una “legge grimaldello” per poter rottamare rapidamente la Carta. «Accantonando l’articolo 138, il presidio che ha consentito di resistere a venti e maree per decenni, si scardinano le porte d’ingresso della revisione costituzionale». In questo modo, la Costituzione resterebbe alla mercé dell’attuale maggioranza, «di fatto impedendo opportune e coerenti riforme nel pieno rispetto delle regole e con l’approvazione popolare». Il “Rubicone da varcare” consiste nel «dare battaglia per interrompere l’iter parlamentare di questo progetto perverso e golpista». Occorre agire subito, perché oltre l’autunno sarà tardi: «Dobbiamo dunque far cadere questa legge di riforma costituzionale e impedire quantomeno che venga approvata con i 2/3 dei voti parlamentari», cosa che bloccherebbe il ricorso al referendum popolare confermativo. «La battaglia per l’attuazione e difesa della Costituzione va necessariamente resa coerente con l’opposizione radicale all’attuale governo ed alle sue politiche in aperta continuità con quelle dei governi precedenti, Monti e Berlusconi», spiega il segretario di “Alternativa”, Simone Santini, presentando l’appello. «Non si può fingere di ignorare che la riforma costituzionale altro non è che un asse, fondamentale, delle politiche di austerity, dei diktat europei o delle deliberazioni dei “mercati” che annichiliscono la sovranità dei popoli europei». Per il movimento diretto da Giulietto Chiesa, siamo ormai in piena emergenza costituzionale: «Le forze popolari e democratiche lancino, il più possibile unitariamente, una mobilitazione di massa, estesa e trasversale, che da ogni territorio della nazione faccia ripercuotere il grido di protesta, un perentorio “no”, all’interno delle aule parlamentari». Azione: mobilitare la società civile per creare comitati in ogni quartiere: «Assediamo democraticamente ogni singolo parlamentare della maggioranza, facciamogli sentire il peso del suo tradimento se accetterà questa deriva oligarchica per una Costituzione che era nata da e per il popolo».
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