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http://chinadigitaltimes.net Il numero dei morti nello Xinjiang sale a 35 a causa delle violenze Il bilancio delle vittime degli scontri nello Xinjiang Mercoledì mattina è salito a 35, secondo la Xinhua News, che ha definito l'accaduto un violento attacco terroristico. L'attacco è avvenuto alle 05:50 Mercoledì nella cittadina di Lukqun, nella contea di Shanshan, nella regione autonoma della Prefettura di Turpan. I rivoltosi hanno ucciso 24 persone, tra cui due agenti di polizia. Tra le vittime, 16 erano di etnia Uygur. I rivoltosi hanno attaccato stazioni di polizia, un edificio del governo locale e un cantiere, così come hanno dato fuoco alle auto della polizia. Ventuno poliziotti e civili sono stati feriti. La polizia ha sparato e ucciso 11 rivoltosi sulla scena catturandone altri quattro che sono rimasti feriti. Un portavoce del Congresso mondiale degli uiguri, gruppo con sede a Monaco che sostiene l'indipendenza dello Xinjiang, ha detto a Giosuè Fellman di Bloomberg che la comunità internazionale dovrebbe prendere misure immediate per chiedere alla Cina di fermare tutte le politiche che causano disordini. Il New York Times ha osservato che il governo cinese chiama spesso episodi di violenza nello Xinjiang; attacchi terroristici. Le tensioni nella regione sobbollono dal 2009 quando scoppiarono tumulti mortali tra le minoranze uiguri e cinesi di etnia Han. Il governo cinese ha tentato di arginare l'influenza uigura per prevenire quello che vede come la minaccia dell'Islam radicale sulla sua frontiera occidentale e, negli ultimi mesi, ha condannato una serie di uiguri alla galera con sentenze di estremismo e separatismo. Recentemente la violenza si è anche intensificata, 20 persone sono state uccise a febbraio durante i combattimenti a Yechang, una cittadina a circa 150 chilometri dal confine con il Pakistan, tra le accuse che la polizia avesse istituito posti di blocco per rastrellare i uiguri. E più recentemente, un confronto tra i funzionari, la polizia e uomini armati nel mese di aprile ha lasciato a terra 21 morti a Kashgar. http://chinadigitaltimes.net Death Toll Rises to 35 in Xinjiang Violence The death toll from riots in Xinjiang on Wednesday morning has risen to 35, according to Xinhua News, which called the incident a “violent terrorist attack:” The attack occurred at 5:50 a.m. Wednesday in Lukqun Township in Shanshan County in the autonomous region’s Turpan Prefecture. Rioters killed 24 people, including two police officers. Among the victims, 16 were from the Uygur ethnic group. The rioters attacked the township’s police stations, a local government building and a construction site, as well as set fire to police cars. Twenty-one police officers and civilians were injured. The police shot and killed 11 rioters at the scene and captured another four who were injured. A spokesman for the World Uyghur Congress, the Munich-based group which advocates Xinjiang independence, told Bloomberg’s Joshua Fellman that “the international community should take immediate steps to request China to stop all policies that cause unrest.” The New York Times noted that the Chinese government often calls violent incidents in Xinjiang terrorist attacks. Tensions in the region have simmered since a 2009 outbreak of deadly riots between Uyghur minorities and ethnic Han Chinese. The Chinese government has attempted to curb Uyghur influence and prevent what it views as the threat of radical islam on its western frontier, and has sentenced a number of Uyghurs to jail on extremist and separatist charges in recent months. The violence has also escalated recently - 20 were reportedly killed in February during fighting in Yechang, a town about 150 miles from the Pakistan border, amid allegations that police had set up checkpoints and were rounding up Uyghurs. And more recently, a confrontation between officials and police and armed men in April left 21 people dead in Kashgar.
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