Scritto per il Fatto Quotidiano
Speciale Terzo Plenum
Con il Terzo Plenum 2013, Xi Jinping è entrato nella storia. Il senso profondo delle riforme è che c’è un mercato interno da far crescere e un “grande sogno cinese” da realizzare. Riforme della pianificazione famigliare e abolizione dei laojiao. E ancora ambiente, internet, consiglio di sicurezza e riforme dell'hukou e della terra. Le interviste a Nicholas Bequelin e a Minqi Li. Gli articoli che compongono lo speciale: Xi Jinping. Leadership, carisma e riforme Simone Pieranni Xi Jinping, uomo solo al comando della Cina, è nella storia. Ne sarebbe probabilmente fiero il padre, Xi Zhongxun, esponente di spicco della prima generazione dei leader e considerato un riformista. Riforme della pianificazione famigliare e abolizione dei laojiao. E ancora internet, consiglio di sicurezza e riforme dell'hukou e della terra. L'intervista a Nicholas Bequelin. Gabriele Battaglia La Cina volta pagina, con grandi riforme che tutti aspettavano ma che spiazzano comunque tutti. Il loro senso profondo è il trasferimento di ricchezza a chi è rimasto indietro nel boom economico. C’è un mercato interno da far crescere e un “grande sogno cinese” da realizzare. Il compimento di un anno vissuto intensamente. Minqi Li: un'economia sempre più capitalista Simone Pieranni Intervista a Minqi Li è professore al Dipartimento di economia all'Università dell'Utah. Considerato un membro della variegata galassia della «Nuova Sinistra» cinese, ha pubblicato alcuni libri che analizzano il recente sviluppo economico del paese e le conseguenze che sono derivate dal cosiddetto «miracolo cinese». Cina - Verso una tassa sull'ambiente Nicoletta Ferro* Per far fronte alla drammatica situazione ambientale e trovare un senso economico allo sforzo in tal senso, la Cina deve continuare a investire in fonti energetiche alternative, potenziare i sistemi di monitoraggio degli indicatori ambientali e realizzare un sistema di compensazioni ambientali e di tassazione.
Cina - Verso due figli per coppia Simone Pieranni E' la legge più odiata dai cinesi e si avvia ad una riforma completa. Si tratta della legge del figlio unico che secondo indiscrezioni rilasciate dal magazine economico Caixin, si avvierebbe ormai ad una modifica che potrebbe divenire via via completa. Per le famiglie composte da almeno un figlio unico ci sarebbe la possibilità di avere più di un figlio. La Cina dice basta ai campi di rieducazione Cecilia Attanasio Ghezzi La Cina abolirà i sistemi di rieducazione attraverso il lavoro, ammorbidirà la cosiddetta politica del figlio unico e ridurrà “passo dopo passo” i crimini soggetti alla pena capitale. Il paese inoltre lavorerà per impedire le confessioni estorte attraverso torture e abusi fisici. Caratteri Cinesi - Masanjia, il campo di rieducazione femminile Masanjia è un campo di rieducazione attraverso il lavoro per sole donne. Da qualche anno un gruppo di detenute lotta per denunciare alle autorità le pratiche disumane condotte nel centro. Nella loro denuncia si confondono motivi sociali e politici. I trattamenti inumani a cui sono sottoposte giunge sulle pagine della stampa occidentale a seguito a un reportage condotto dalla rivista cinese Lens, costretta in seguito a sospendere le pubblicazioni. -- L'hanno chiamati gulag, laogai e laojiao. Il loro nome è cambiato nel tempo ma la sostanza è rimasta. Campi di lavoro, o meglio, di rieducazione attraverso il lavoro, dove si può essere confinati per quattro anni per i più diversi motivi. E senza processo. Bene, la Repubblica popolare cinese li abolirà. È forse questa la notizia più importante che esce dal documento conclusivo rilasciato tre giorni dopo la chiusura del terzo plenum. Una riunione a porte chiuse durata quattro giorni che ha posto le basi per il prossimo decennio cinese. “Dobbiamo avere il coraggio e la convinzione necessari a rinnovarci” si legge nelle dichiarazioni del presidente Xi Jinping che accompagnano il documento. È ambizioso, vuole tenere assieme il rinnovamento economico, il miglioramento sociale e lo sviluppo patriottico della nazione. La Cina, inoltre, ammorbidirà la cosiddetta politica del figlio unico, ridurrà “passo dopo passo” i crimini soggetti alla pena capitale e lavorerà per impedire che le confessioni vengano estorte attraverso torture e abusi fisici. Per mesi gli analisti hanno discusso sulla direzione economico finanziaria che avrebbe preso il Paese, ma nessuno si aspettava che in un colpo solo venissero riformate politiche controverse le cui soluzioni sono state rimandate per anni. Si pone limite alla pianificazione famigliare che dal 1979 avrebbe portato a 336 milioni di aborti e a milioni di donne forzatamente sterilizzate. Presto le coppie potranno avere due figli se uno dei due partner è figlio unico. E ancora, non si conosce la tempistica, ma “verranno aboliti” gli inumani campi di lavoro introdotti nel 1957 per confinare i “controrivoluzionari” e i colpevoli di reati minori e diventati poi lo strumento per liberarsi senza processo di prostitute, tossicodipendenti, petizionisti, dissidenti e appartenenti a sette religiose illegali. Nonché di personaggi scomodi del calibro di Liu Xiaobo, premio nobel per la pace 2010. L'ultima valutazione del Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni unite è del 2009. Riporta di 190mila persone rinchiuse in circa 320 campi. Ma i veri numeri rimangono segreti. Come segreti sono i numeri delle pene capitali eseguite in Cina che Amnesty International stima siano migliaia ogni anno. Anche i reati soggetti a questa pena si andranno via via sfoltendo. E con essi, si spera, il traffico illegale di organi espiantati ai condannati. Insomma, la nuovissima Cina è appena entrata Consiglio dell'Onu per i diritti umani e sembra voler percorrere questa strada alla sua maniera, “testando le pietre per guadare il fiume”.
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