In Palestina la stagione della raccolta delle olive sta per iniziare. Un evento che mobilita migliaia di palestinesi nei mesi di ottobre e novembre quando si raccolgono i frutti della terra per poi ricavarne olio, sapone conserve. Una tradizione millenaria che per i contadini palestinesi è sempre più arduo riuscire a portare a termine. Le notizie sullo stato di salute degli uliveti palestinesi non sono infatti confortanti. Dall’inizio di quest’anno, nella sola Cisgiordania, 7.272 ulivi sono stati divelti, danneggiati e bruciati dai coloni, protetti dall’esercito israeliano Con l’avvicinarsi del periodo della raccolta, gli incidenti e le violenze verso i palestinesi e verso gli alberi di ulivi, spesso secolari, aumentano in maniera esponenziale., l’obiettivo è quello di costringere i palestinesi ad abbandonare la loro terra Ogni anno quando si chiude la raccolta inizia la triste conta dei campi bruciati, degli ulivi tagliati, dei raccolti sottratti e dei palestinesi feriti per mano israeliana. L’OCHA-OPT stima che circa 90 villaggi in Cisgiordania hanno gli uliveti nei pressi di 55 colonie e avamposti. Raggiungere quei campi di ulivi è spesso un’impresa amara e complessa, ma ogni anno i contadini, tra mille difficoltà, rinnovano e rivendicano il proprio diritto di coltivare la propria terra. Per il quarto anno consecutivo, Un Ponte per … il Servizio Civile Internazionale, Assopace Palestina e l’associazione IPRI Rete CCP promuovono Il progetto Interventi Civili di Pace in Palestina. Un percorso di accompagnamento di volontari internazionali a fianco dei contadini palestinesi durante il mese della raccolta delle olive. Il progetto è promosso a livello locale dal Popular struggle coordination committee, da più di 8 anni impegnato a resistere con modalità creative e nonviolente all’occupazione e alla costruzione del muro dell’apartheid e della colonizzazione,del territorio palestinese La presenza di volontari, richiesta direttamente dai comitati popolari, si fa di anno in anno più necessaria a causa dei crescenti episodi di violenza contro i palestinesi. Anche quest’anno le ragazze ed i ragazzi del progetto si uniranno ai contadini per 4 settimane.
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