Gli Spazi Sociali Cittadini e la Fruizione Gratuita. Contributo di Piero Cazzaro all’incontro di Vicenza sui Corpi Civili di Pace Verso la costituzione di un Centro di prevenzione dei Conflitti e Formazione per Corpi civili di pace nell'area conquistata ai cittadini dell'aeroporto Dal Molin |
10 giugno 2103 Gli Spazi Sociali Cittadini e la Fruizione Gratuita. Quasi 20 anni fa’, per un disguido, dovuto al conflitto nella regione del Kosovo, mi sono ritrovata, alla fine di una missione di lungo periodo nell’ area , a dovere aspettare nella citta’ di Bar un traghetto che per cause diverse anziche’ partire alle ore 7e 30 del mattino Sarebbe partito alle ore 19 e 30 della sera. Ero arrivata nella citta’ portuale con 2 ore di anticipo, e come da programma di viaggio avevo i biglietti prenotati per raggiungere dal porto di Bari, la mia destinazione, cioe’ la citta’ di Bologna, piu’ il biglietto per una cabina sul traghetto Bar- Bari, insieme ad una piccolissima somma di danaro sufficiente per i pasti , circa 20 mila lire (allora l’euro non c’era ancora!). Dopo avere appreso sgomenta dello spostamento orario, di 12 ore, del mio traghetto, ho dovuto fronteggiare, un lunga attesa, e mi sono ritrovata a pianificare una giornata intera in una citta’, dovendo anche fare i conti con le mie scarsissime risorse economiche. Per prima cosa ho cercato una sede turistica cittadina per vedere le possibilita’ di alloggio per la giornata, venivo da una zona di conflitto ero veramente stremata e avevo prenotato una cabina per dormire sul traghetto ,in piu’ avevo un enorme ed ingombrante bagaglio . Dopo avere realizzato che il prezzo di una camera in un albergo anche se a bassissimo costo mi avrebbe richiesto l’esborso di circa 15 mila lire, ed in aggiunta il prezzo di un pasto che mi avrebbe richiesto circa 3 mila lire, ho tragicamente realizzato che non potevo permettermelo anche perche’ le zone erano distanti fra loro e avrei dovuto spendere circa 1000 lire per i trasporti ed anche 1000 lire per poter lasciare il bagaglio nel deposito della stazione. Ritornando sconsolata sui miei passi sono ritornata al porto dove con mia sorpresa, dopo una ulteriore ricerca all’agenzia marittima si sono rivelati disposti a causa del disguido a tenermi in sede gratuitamente il bagaglio, e dove mi hanno suggerito di visitare le rovine dell’antica citta’ di Antibari ad ingresso quasi gratuito, 50 lire, e dove c’era un chiosco a prezzi bassissimi per il ristoro, e quindi di frequentare la spiaggia totalmente libera per una siesta cosa fatta da tutti i cittadini, e quindi a pericolosita’ zero. Ho con me il ricordo dopo la stanchezza e la dolorosa esperienza da cui provenivo di una meravigliosa citta’, e di una serena giornata passata tra visita archeologica un ottimo pasto ed una pigra e rlassante siesta, in riva al mare, nell’attesa della sera. Perche’ ho raccontato tutto questo? Perche’, proviate ad immaginare se una cosa simile fosse accaduta anziche’ in un luogo come quello in una delle nostre citta’ dove gli spazi cittadini sono quasi totalmente interdetti alla sosta perdurante, i musei e le zone di ristoro sono carissimi e la fruizione del territorio e’ praticamente impossibile a costo zero! Non voglio fare dietrologia, ma appare palese la scelta di controllo che viene operata, ed anche la scelta di impedire di fatto la libera e spontanea aggregazione sociale. Se poi vi sono come per Vicenza spazi di interesse militare la quantita’ di controllo e’ raddoppiata. La domenica cittadina a Vicenza, anche qui osservata in modo fortuito, a causa di un ritardo del treno che mi portava in citta’, mi ha fatto vedere che la fruizione del centro storico era fatta soprattutto da abitanti di chiara origine locale, mentre i cittadini immigrati si affollavano solo nella seconda fascia, anche per il sistema di mezzi pubblici e per gli alti costi dei locali del centro storico. Da quanto poi mi e’ sembrato, la strategia impalpabile di divisione sociale si acuisce, circa gli spazi per il personale delle basi militari ,che con un sistema di fordismo esasperato, rimangono confinati se non esclusi da ogni libero contatto sociale con la citta’ed i suoi abitanti. Quindi vengo a suggerire anche tramite gli studi e le pubblicazioni di alcuni riprogettatori che metto in elenco al termine dell’intervento, di percorsi di inclusione e dialogo, tra le diverse componenti di cittadini. La creazione di luoghi a fruizione gratuita, come potrebbe diventare anche “ il Parco della pace”,la creazione di spazi per la riprogettazione del dialogo sociale ,come nuove aree dedicate, per conferenze ed incontri, ed aree e laboratori, per la riprogettazione e riconversione del lavoro utile, ed anche professionale ,che in altri studi vengono chiamati centri di ricerca libera o “Lavoratori” dove cittadini pensionati, artigiani ,agricoltori ed altro ancora riprogettano e studiano possibilita’ di riconversione lavorativa , oppure ripensano a come favorire interventi di protezione ambientale insieme ai cittadini disoccupati. Inoltre la creazione di percorsi della memoria dove presentare alle persone neo inserite in citta’ la storia e la cultura del territorio, verrebbero a ricostruire quel tessuto di convivenza civile partecipe e responsabile da cui trarre le risorse e le energie per riconsolidare o addirittura per ricostruire, una societa civile, nonviolenta e armoniosa. Secondo alcuni studi, lavorando alacremente a questi modelli alternativi si possono ottenere, gia’ in un paio di anni dei riscontri positivi, che permettono di abbattere i costi sulla sicurezza tradizionale, e permettono lo sviluppo e l’impiego di parecchi cittadini disoccupati o sotto occupati. note Alcuni nomi di riferimento: Susan Podziba& Association (Chelsea story,The human side of Complex public policy Mediation ecc..). Charles Eisenstein e la Gift Economy (Sacred Economics ecc..) Studio Excursus.com (Spazi di dialogo tra non Profit e Amministrazione Comunale, Spazi urbani e coesione sociale ecc..) cisdu.org ( L’inclisione sociale attraverso l’housing sociale ecc..) Adriano Cancellieri (studi su ricostruzione e decostruzione di confini sociali ecc…) Franco Montanari ( studi sul disegno sociale e la garanzia di democrazia e solidarieta’ attraverso gli spazi urbani ecc..) Giacomo Fronzi (Bellezza e citta’ ecc…) Bollenti spiriti.regione.puglia (bando su giovani e spazi di promozione sociale 3 maggio 2013) ATENA.Gender consulting (associazione Catalana con studi sulla sicurezza di genere ed i tempi lavorativi urbani ecc..) E molti altri che non cito per brevita’ |
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10 giugno 2013 Contributo di Piero Cazzaro all’incontro di Vicenza sui Corpi Civili di Pace Cari amici, |
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Vicenza, 9 giugno 2013 Un approccio pacifista al problema urbanistico della militarizzazione di Vicenza Verso la costituzione di un Centro di prevenzione dei Conflitti e Formazione per Corpi civili di pace nell'area conquistata ai cittadini dell'aeroporto Dal Molin
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