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mercoledì 16 gennaio 2013

A casa non si torna: pioggia e vento non fermano la fiaccolata

Non è la prima volta che tanti vicentini manifestano sotto la pioggia. Ma questa sera, dobbiamo essere sinceri, non ce lo aspettavamo. Acqua che a momenti diventava neve, e poi un vento freddo che spirava da nord mangiandosi le fiaccole. Eppure, tanti vicentini hanno percorso i due chilometri che separano il Presidio Permanente al Parco della Pace: perché esserci era più importante della pioggia e del freddo.

Siamo tornati in Presidio lavati, dalla testa ai piedi. Ma felici. Perché, in tante e tanti, abbiamo segnato una strada. Non solo con i nostri passi nella pioggia: ma anche nel nostro continuare a marciare, insieme, contro le servitù militari. Perché manifestare in queste condizioni non è cosa di tutti i giorni. Ha un significato. Un valore. E’ un segno di convinzione. E determinazione.

Prima di partire, sono bastati pochi sguardi per fugare ogni dubbio. Si esce al freddo, lasciandosi alle spalle i tendoni riscaldati e il vin brulè. Una decisione collettiva, comune: la voglia di arrivarci, davanti a quei cancelli, per dire che non ci accontentiamo di qualche promessa. E che non torniamo nelle nostre case.

La nuova base lì, con le sue luci, di fronte alle fiaccole. Averla costruita non significa aver tolto ai vicentini la voglia di dignità. E’, invece, la prova che le ragioni che sei anni fa spinsero tante donne e uomini a manifestare erano vere, reali, evidenti. Perché, oggi, Vicenza va sott’acqua.

Questa sera, vogliamo ringraziare chi ha rinunciato al caldo della propria casa per camminare nel freddo e sotto la pioggia. E vogliamo dire, a chi governa la città, che parole e promesse non bastano: se tanti vicentini sono arrivati fino ai cancelli del Parco della Pace con questo tempo, l’amministrazione ha il dovere di dare risposte, in pochi giorni. E’ ora di sapere i danni che ha prodotto questa base e noi vogliamo vedere il comitato tecnico al lavoro, ora, per verificarli. Nel Parco della Pace, spazio liberato dai vicentini con la propria mobilitazione e che oggi deve diventare il luogo nel quale tutelare e difendere questo territorio. Concretamente e subito.

Domani pubblicheremo i video della fiaccolata.

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