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http://daily.wired.it Wikipedia: oggi si sciopera L'enciclopedia online si spegne (insieme a molti altri siti) contro le proposte di legge Usa per proteggere il copyright: "Internet deve rimanere libera"
Mercoledì 18 gennaio, dalle nostre 6 di mattina, Wikipedia è offline per 24 ore. La versione in inglese è irragiungibile per protesta, unendosi a siti come Reddit, Mozilla, BoingBoing, TwitPic e altri ancora. Ma contro cosa protestano? Il Web sta alzando le barricate contro due proposte di legge in approvazione al Congresso Usa, chiamate Sopa e Pipa (rispettivamente Stop Online Piract Act e Protect Ip Act) e pensate per arginare la diffusione in Rete di contenuti protetti da copyright. Ma che, secondo la Rete stessa, limiterebbero la libertà di espressione e circolazione di idee che contraddistingue Internet - qui maggiori dettagli sui due progetti di legge. Alla squadra del 18 gennaio si affianca anche quella dei grandi colossi come Google, Facebook, Amazon e eBay, schierati sotto l'egida della Net Coalition, ancora incerti se organizzare un blackout totale della Rete. E Twitter? Il Ceo Dick Costolo ha fatto sapere con un twit la sua posizione: " È semplicemente sciocco. Chiudere un servizio globale contro un problema politico che riguarda un singolo stato è stupido". Ed è subito scattata una raffica di cinguettii tra Costolo e Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, per chiarire le affermazioni, già riprese dai media anglofoni, su una polemica tra l'enciclopedia libera e Twitter. Costolo appoggia la protesta perché è locale (solo per la lingua inglese), per lui non avrebbe senso spegnere Twitter, visto che è usato in tutto il mondo. Intanto i senatori promotori del Sopa iniziano ad ammorbidirsi, rinunciando - almeno a parole - a misure più dure come il blocco dei Dns, e la Casa Bianca ha ritirato il proprio appoggio. Ma le proposte di legge restano in piedi, anche se il voto, previsto proprio per il 18 gennaio, è stato rimandato. Alcuni cantano vittoria, ma i due progetti non sono ancora stati ritirati.
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