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26 agosto 2012

I delegati del Welcome to Palestine in arrivo in West Bank domani, 26 agosto
Welcome to Palestine Campaign

Potete immaginare gli israeliani banditi dai paesi europei perché criticano le politiche europee? Su invito dei palestinesi i visitatori internazionali domani sfideranno di nuovo l'assedio dei territori palestinesi.

Israele impedisce illegalmente a milioni di palestinesi di tornare nel loro paese. Ma impedisce anche la consueta visita a quei palestinesi rimasti lì. Recentemente a quattro ministri esteri attesi per partecipare a una conferenza diplomatica a Ramallah è stato impedito di entrare nei territori palestinesi occupati attraverso la Giordania, così come accade a sempre più visitatori. A molti palestinesi è anche impedito di recarsi all'estero. Ad esempio, a Abdullatif Gaith, 71 anni, residente a Gerusalemme est e presidente di Addameer, associazione che supporta i prigionieri, è stato ordinato dall'"intelligence" israeliana di restare a casa fino al 31 gennaio 2013! Israele impedisce agli internazionali di visitare i loro amici palestinesi.

Le due precedenti campagne "Welcome to Palestine" sono state bloccate con la repressione illegale, anche se il loro unico "crimine" è stato quello di ammettere che stavano andando a visitare la Palestina. Israele si è spinto all'estremo, arrivando a fornire una black list di 1.200 individui alle compagnie aeree europee affinché negassero loro l'imbarco; non una di quelle persone era risultata una minaccia per la sicurezza del volo. Israele ha trasformato l'aeroporto di Ben Gurion in un campo militare virtuale, con centinaia di addetti alla sicurezza in più per limitare l'ingresso a coloro che secondo loro avrebbero provocato disagi e problemi. La verità rimane che Israele sta violando il diritto internazionale, isolando i territori occupati palestinesi. Anche i leader europei e americani sono responsabili di tali violazioni, perché supportano direttamente Israele e le sue violazioni dei diritti umani, sia diplomaticamente sia finanziariamente. Quando i governi non riescono ad agire, agiscono le persone, quindi noi continueremo a cercare di visitare le famiglie palestinesi e le loro associazioni. Anche i detenuti dovrebbero avere il diritto di ricevere visite, è per questo che questa missione "Welcome to Palestine", su invito del Governatore di Betlemme e di diverse organizzazioni della società civile, si sta svolgendo dal 24 al 31 agosto. Un centinaio di partecipanti, provenienti da diversi paesi europei e dagli Stati Uniti, stanno portando materiale di cancelleria da dare ai bambini palestinesi, insieme ai loro occhi e le loro macchine fotografiche per dar vita a dei documentari che raccontino l'occupazione coloniale e l'apartheid.

I delegati attualmente si trovano in Giordania, in visita nei campi profughi palestinesi prima di attraversare, domani, il ponte di Al-Awda (chiamato anche ponte di Re Hussain) per giungere nella West Bank occupata dove potranno conoscere la vita dei palestinesi in un contesto diverso, nei piccoli villaggi, paesi e città dei territori occupati palestinesi. Durante il viaggio, avranno modo di partecipare a degli incontri in cui i palestinesi spiegheranno le lotte che si trovano ad affrontare. Tutti sono invitati alla cerimonia di apertura della loro visita, che si terrà a Jericho domani alle 20.