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http://www.unita.it India, Bosusco: «Sopravviverò amo questo paese e la sua gente»
«Dite alla mia famiglia che sto benissimo, il mio morale è alto. Non preoccupatevi per me, sopravviverò per il tempo necessario a risolvere tutto». Sono le parole di Paolo Bosusco, il tour operator piemontese nelle mani dei guerriglieri maoisti dal 14 marzo scorso. Bosusco, che è stato sequestrato nel distretto di Kandhamal, nello stato di Orissa, insieme a Claudio Colangelo rilasciato domenica scorsa, ha parlato con il walkie-talkie ai giornalisti indiani, gli stessi a cui è stato rilasciato Colangelo. Bosusco, esperto in escursioni presso le tribù primitive della regione oltre ad assicurare la propria famiglia sulle sue condizioni ha precisato nell'intervista che «sebbene la situazione non sia piacevole, queste persone sono molto gentili e mi trattano bene». «Nessuno mi sta costringendo a dire cose che io non desideri dire - ha aggiunto - vorrei essere rilasciato, ma non posso farci niente. Sto aspettando il risultato dei negoziati». «Qualunque cosa ne venga fuori - ha poi voluto sottolineare il turista italiano rapito in India - sono innocente, rispetto la giungla e la gente che la abita. Spero che ci sia una soluzione pacifica per questo conflitto». Dopo il rilascio di Colangelo c'è quindi molta attesa per la sorte di Bosusco, che dice di aver «dedicato tanti anni della sua vita all'Orissa»: «Mi è stata fatta una grande ingiustizia - ha spiegato nel corso dell'intervista - prima di tutto perché non avrebbero dovuto rapirmi, secondo perché ho lavorato onestamente e posso fornire a chiunque le prove di tutto quello che ho fatto qui in questi anni. Non sono qui per disturbare niente e nessun- ha concluso Bosusco- sono qui perché amo la natura e gli abitanti delle tribù possono dirlo per me». Anche se la preoccupazione rimane dopo l'intervista di oggi l'ottimismo non manca. Bosusco «si troverebbe in buone condizioni» è quanto ha riferito anche il portavoce della Farnesina Giuseppe Manzo.
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