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Debito? No, grazie: meglio il Grande Cortile della sovranità
Debiti sovrani o sovranità popolare? Se lo chiedete ai valsusini, risponderanno senza esitazioni: piuttosto che l’inutile Tav è meglio prendere il treno giusto, quello della democrazia, che farà diverse fermate dal 21 gennaio al 24 marzo nella “valle che resiste”, pronta a trasformarsi in agorà nazionale per ospitare idee coraggiose, ascoltare testimoni chiave ed elaborare soluzioni anti-crisi che non prescindano basate su equità e trasparenza. E’ la formula del “Grande Cortile”, intenso programma di incontri pubblici per costruire un’agenda popolare in grado di far luce sul disastro-Italia e indicare possibili vie d’uscita. A cominciare dall’unica condizione non negoziabile: la democrazia. Proprio la sovranità democratica è il tema della giornata di apertura il 21 gennaio ad Avigliana, con Marco Revelli, la costituzionalista Alessandra Algostino, Claudio Cancelli del comitato Habitat, Beppe Grillo in collegamento skype e l’associazione di Casale Monferrato che raggruppa i familiari delle vittime dell’amianto. Altro fronte sociale, gli operai che perdono il lavoro: il 27 gennaio a Chiusa San Michele la valle di Susa ospita le maestranze di Fincantieri e di Agile-Eutelia, rappresentanti degli 800 licenziati di Wagon Lits, operatori della soap “Centovetrine” rimasti senza lavoro e i sardi di “Asinara revolution”, ovvero “l’isola dei cassintegrati” della Vinyls. Un’Italia che protesta per il taglio del lavoro, dalla cancellazione dei treni notturni alle “navi più belle del mondo” che uscivano dai cantieri di Sestri Ponente. Tra gli appuntamenti più interessanti quello del 4 febbraio a Villardora (tema: “un’altra economia è possibile”), con l’economista Marco Berlinguer, il consorzio “Etinomia” che raduna 160 imprenditori No-Tav e Giovanni Acquati, tra i fondatori della finanza etica italiana, portavoce tra l’altro dell’esperienza del Sardex, moneta alternativa varata con successo in Sardegna e fondata sul baratto e sull’economia territoriale. Altre date importanti il 10 febbraio, per capire “come si è formato il debito”, con l’aiuto di Guido Viale e di Ivan Cicconi, autore del “Libro nero dell’alta velocità”, e il 16 febbraio, per approfondire il valore dei beni comuni grazie all’intervento di Riccardo Petrella. Spazio anche al caso dell’Argentina, protagonista di una clamorosa “resurrezione” fondata sulla ritrovata sovranità monetaria: ne parleranno il 24 febbraio Tonino Perna e Pietro Bevilacqua, sempre nell’ambito di una rassegna che resta un “work in progress” aperto, fino alla giornata di chisura del 24 marzo alla quale sarà presente, tra gli altri, anche Giulietto Chiesa.
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