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8 maggio 2012

Una riflessione sulle parole di Smuraglia ed i Notav

In relazione all’intervento del Presidente dell’A.N.P.I. nazionale Carlo Smuraglia, riguardo i fatti che si stanno svolgendo in Val di Susa, la sezione A.N.P.I. Perugia Centro Bonfigli Tomovic condivide pienamente le considerazioni espresse dalla Sezione Bussoleno-Foresto-Chianocco che riportiamo qui in fondo. In piu ci sentiamo di aggiungere che “a tirare per per la giacchetta” non sono i vari movimenti di resistenza che ci sono nel nostro paese ma le attuali forze politiche che relegano le figure storiche dell’ANPI a meri soprammobili per adornare le loro parate. Nel suo intervento Smuraglia dice:” Si riafferma infatti che non possiamo e non dobbiamo prendere posizione sul merito della questione; che si comprendono anche le ragioni di quelli che democraticamente si oppongono e protestano; si indica come fondamentale la strada del confronto e quindi anche dell’ascolto; si dice esplicitamente che ciò che non si deve accettare è, sostanzialmente, la violenza” però, almeno fin ora, non sono state spese neppure due righe, da parte della nostra Segreteria Nazionale, riguardo le violenze e gli abusi subiti dalla popolazione della Val di Susa da parte delle forze dell’ordine e dei vari politici di turno. Dall’ANPI ci si aspetta invece che prenda posizione, per la sua storia, per l’importanza delle figure che l’hanno formata, che sia da garante di tutti coloro che si sentono oppressi o discriminati. Vogliamo solo ricordare la grande manifestazione di Genova nel 1960, dove è stato impedito lo svolgersi del congresso dell’ex partito fascista MSI, dove tutto è partito da una chiamata in piazza della Camera del Lavoro e dell’ANPI genovese. Quelli erano altri tempi è vero ma forse anche un’altra ANPI

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