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Contro gli espropri, l'appello dei No Tav al Paese
Una settimana di mobilitazione generale. È questa la risposta dei No Tav, per impedire che l'11 aprile si compia la procedura di occupazione “temporanea” dei terreni e possano iniziare veramente i lavori nei cantieri. Quel giorno il governo ha previsto un incontro con i proprietari dei terreni su cui sorgono i cantieri, per completare le procedure di esproprio. Un'operazione di facciata, secondo i No Tav, giusto per “dare una patina di legalità all’imposizione violenta di una grande opera inutile” e “se qualcuno non si presenta procederanno comunque”. Già domani ci sarà la prima manifestazione: una festa popolare a Bussoleno. Poi lunedì 9 a Giaglione come per ogni pasquetta che si rispetti ci sarà un pic nic in val Clarea. Una pasquetta nei terreni no tav, con cibo, festa e giochi per i bambini. Sempre a Giaglione, martedì alle ore 20 si terrà invece l'assemblea popolare con tanto di fiaccolata. Ma il clou sarà mercoledì 11, il giorno degli espropri, con la convocazione generale in Val Clarea. Tutti sono chiamati a dare il proprio appoggio e sostegno al movimento. Così si legge nell'appello lanciato dai No Tav: “Facciamo appello perché quel giorno e per tutta la settimana, che promuoviamo come settimana di lotta popolare No Tav, ci diate appoggio. Abbiamo bisogno che la rete di solidarietà spontanea che ci ha sostenuto in febbraio, diventi ancora più fitta e più forte. Non vi chiediamo di venire qui, anche se tutti sono come sempre benvenuti, vi chiediamo di lottare nelle vostre città e paesi.” A dare il proprio appoggio ideale alle mobilitazioni c'è anche Luca Abbà, il militante No Tav folgorato da un traliccio in Val di Susa un mese fa mentre fuggiva dai poliziotti, ed ora ricoverato al Cto di Torino, fuori pericolo. Uscito dal coma da circa una settimana, Abbà ha detto di stare meglio, che le sue condizioni sono in "lento e costante miglioramento", per poi aggiungere: "Sarò moralmente presente nelle prossime mobilitazioni". "Ce la faremo ha affermato riguardo al movimento No Tav ma il traguardo non è vicino. Non violenza ma lucida determinazione". La tragedia umana sfiorata di Luca ha aperto uno spiraglio nella cortina di fumo dei media tradizionali. Questo ha consentito al movimento di liberarsi, almeno in parte, del ruolo di “cattivi” affibbiatogli e di arrivare col proprio messaggio ad un pubblico più vasto. “Difendere la propria terra e la propria vita è difendere il futuro nostro e di tutti si legge ancora nell'appello - . Il futuro dei giovani condannati alla precarietà a vita, degli anziani cui è negata una vecchiaia dignitosa, di tutti quelli che pensano che il bene comune non è il profitto di pochi ma una migliore qualità della vita per ciascun uomo, donna, bambino e bambina. Qui e ovunque.” Le manifestazioni saranno occasione anche per esprimere solidarietà e sostegno verso i militanti No Tav arrestati nel corso di una retata circa tre mesi fa e ancora in carcere.
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