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domenica 5 agosto 2012 07:46

Tutte le guerre di Netanyahu

La stampa israeliana assicura: premier pronto a intervenire in Siria contro al-Qaida. Intanto prepara l'attacco all'Iran. La disperazione di Avraham Burg.

Il titolo del quotidiano Haaretz non lascia molto al non detto: l'esercito israeliano è pronto a colpire in Siria per fermare al-Qaida. Dopo aver messo in guardia dal rischio che le armi chimiche del regime siriano cadano in mani pericolose (avvalorando l'idea che quelle di Assad siano le uniche accettabili) ora si va oltre: l'esercito è pronto a intervenire contro al-Qaida che opererebbe, sottolinea il titolo di Haaretz, in collegamento diretto con Esercito Libero Siriano. 
Intanto i isiti web sono pieni di articoli più o meno dettagliati che confermano concordemente una sola versione: per quanto tutti i vertici militari convengano in questo caso nel dire che si tratti di una autentica follia, Netanyahu sarebbe prossimo alla decisione di ordinare un attacco militare contro l'Iran. Ha costituito un gabinetto ristretto, otto ministri, per decidere al riguardo, ma non lo ha mai riunito. Segno, per alcuni giornali, che in realtà deciderà da solo insieme al titolare del dicastero della Difesa.
Di questo ha scritto lo scrittore israeliano David Grossman pochi giorni fa, attirandosi la severa reprimenda del "Foglio".( Al Foglio sembrano ritenere che l'israeliano Grossman non abbia titolo per immischiarsi in questioni di competenza di Netanyahu e Ferrara). Oggi invece ne scrive un altro israeliano, l'ex presidente del Parlamento israeliano, Avraham Burg, sul New York Times: l'articolo si intitola in modo assai allarmato, pessimista: "Israel Fading Democracy" (la dissolvenza della democrazia israeliana), e comincia così: "Quando un candidato alle presidenziali americane visita Israele e il suo messaggio chiave è quello di incoraggiarci a perseguire la guerra contro l'Iran, aggiungendo che è "un dovere solenne e un imperativo morale" per l'America schierarsi con il nostro primo ministro guerrafondaio, sappiamo che qualcosa di profondo è cambiato nel rapporto tra Israele e Stati Uniti". 
Gli scenari che questi due ipotizzati interventi militari aprirebbero sono evidenti a tutti.


http://www.nytimes.com/2012/08/05/opinion/sunday/israels-fading-democracy.html
Published: August 4, 2012

Israel’s Fading Democracy
By Avraham Burg


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