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15/3/2012

La Knesset discute se attaccare l’Iran senza il consenso Usa

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Le parole pronunciate dal premier israeliano Benjamin Netanyahu ieri sera, davanti al proprio parlamento, sono state simili a tamburi di guerra contro l’Iran.

Ma’ariv, quotidiano israeliano in lingua ebraica, riferisce la bilancia di consensi nella Knesset riguardo un attacco all’Iran.

Insieme a Netanyahu, al ministro della Difesa, Ehud Barak, la maggioranza del gabinetto israeliano – in particolare i responsabili negli affari di sicurezza e politica -  sono a favore di un attacco all’Iran, anche senza il consenso americano.
Su 14 deputati presenti ieri, otto si sono schierati al fianco di Netanyahu.

Sul quotidiano israeliano si riportano alcune dichiarazioni rilasciate dai deputati presenti: “Il discorso di Netanyahu sembrava essere un preludio a una guerra certa e molto vicina”.

Su Ynet, altra stampa locale, si legge che “la motivazione adottata da Netanyahu per aggredire l’Iran con una guerra, ovvero la detenzione e la produzione di armi nucleari, è più importante della necessità di chiedere preventivamente il parere del presidente Usa”.

A tal proposito, sono state richiamate le parole del premier israeliano: “Qualora dovessimo avviare un’operazione militare contro l’Iran, non sarebbe il primo episodio in cui saremo da soli. (…) Vorrei riportarvi alla memoria, la determinazione di Menachem Begin, premier di Israele dal 1977 al 1983, a colpire le centrali nucleari irachene malgrado la disapprovazione internazionale”.

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