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giovedì 12 luglio 2012 11:29

Usa, altre navi nel Golfo per attacco a Iran

Washington, scrive il Los Angeles Times, sta aumentando la presenza di navi davanti alle coste iraniane in vista di una guerra che molti danno per sicura

Roma, 12 luglio 2012, Nena News - Pochi hanno dubbi, la guerra di Israele, Usa e (forse) altri paesi occidentali all'Iran è solo una questione di tempo. Tehran non accetterà di sospendere la produzione di uranio arricchito per le sue centrali atomiche e i suoi avversari troveranno il modo di scatenare un conflitto. D'altronde il costante aumento delle navi da guerra statunitensi nel Golfo spiega in modo fin troppo chiaro le intenzioni di Washington.

Il Los Angeles Times ieri riferiva che gli Stati Uniti stanno costruendo una formidabile squadra navale nel Golfo, davanti alle coste iraniane, ad integrazione della V Flotta Usa che ha la sua base in Bahrain. Il fine ufficiale sarebbe quello di impedire che Tehran blocchi lo Stretto di Hormuz (da dove transita almeno il 25% del petrolio mondiale). In realtà questa presenza di unità da guerra prepara un eventuale attacco in caso di mancato accordo sul nucleare iraniano. 

Il quotidiano americano aggiungeva nel suo articolo che l'invio di altre unità da guerra ha lo scopo anche inviare segnali «rassicuranti» a Israele che accusa l'Iran di volersi dotare di armi atomiche (Tehran nega con decisione). Al momento Tel Aviv è l'unica potenza nucleare (non dichiarata) in Medio Oriente.

Secondo le informazioni raccolte dal Los Angeles Times, la Marina militare americana sta dispiegando nel Golfo anche dozzine di imbarcazioni, elicotteri da combattimento e mini-sommergibili "SeaFox" (senza equipaggio) che avranno il compito di distruggere mine galleggianti e altri ordigni che gli iraniani potrebbero impiegare per bloccare lo Stretto di Hormuz. Nei mesi scorsi Washington aveva già inviato nelle alleate petromonarchie del Golfo, gli aerei F-22 invisibili ai radar. 

Diversi generali iraniani hanno minacciato di chiudere lo stretto se saranno attuate le sanzioni volute soprattutto da Usa (e Israele) per colpire la produzione ed esportazione del greggio. 

Rapporti recenti preparati dal Pentagono e firmati dal Segretario alla Difesa Leon Panetta, descrivono con "preoccupazione" l'aumento delle capacita' belliche dell'Iran, specie nel campo di missili balistici. Non e' chiaro pero' se queste notizie descrivono un quadro reale o hanno uno scopo propagandistico volto a preparare la guerra. Nena News

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