comedonchisciotte.org - Venerdì, 03 febbraio - Nel suo discorso sullo Stato dell'Unione, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha detto: "l’America è determinata a prevenire che l’Iran ottenga un ordigno nucleare, e non toglierò alcuna opzione dal tavolo per raggiungere questo obiettivo."


Ilmondodiannibale - venerdì, 3. febbraio 2012 - "Israele potrebbe bombardare l'Iran in primavera, probabilmente tra maggio e giugno, prima che cominci quella che considerano la "zona franca" per Tehran. Noi abbiamo espresso le nostre preoccupazioni". Lo avrebbe detto Leon Panetta, l'obamiano di ferro che guida il Pentagono dopo aver diretto la Cia che ha eliminato Osama bin Laden. L'indiscrezione, autorevolissima, viene dall'aereo a bordo del quale Panetta è in volo alla volta di Bruxelles. La Washington Post parla di ulteriori perplessità del capo del Pentagono. "Noi siamo convinti che l'azione diplomatica contro il progetto nucleare iraniano stia dando i suoi frutti", avrebbe aggiunto Panetta. L'articolo afferma che "non è chiaro quale sarebbe la scelta dell'amministrazione americana in un caso del genere". L'importantissimo articolo, che è l'editoriale odierno della Washington Post, è firmato da uno dei principali columnist americani, David Ignatius, che segue Panetta nel viaggio che lo sta conducendo a Bruxelles. Panetta non ha voluto rilasciare commenti al riguardo.


haaretz.com - 03.02.12 - Le continue provocazioni e i pubblici commenti sul programma nucleare iraniano espressi in questi giorni dai leaders israeliani stanno provocando un ansietà crescente nell’amministrazione di Obama, nonostante non ci siano evidenze che un attacco all’Iran possa essere realisticamente lanciato da Israele nei prossimi mesi.

“Se Israele avesse una buona opportunità militare la coglierebbe, non ne parlerebbe e non lancerebbe avvertimenti” ha dichiarato il sig. Pollack, direttore del Saban Center for Middle East Policy, al Brooking Institution. “Quindi il fatto che ne parlino apertamente e una prova del fatto che non hanno una buona opzione militare da giocarsi.”

“Non dovremmo mai escludere la possibilità di un attacco israeliano, e le probabilità sono recentemente aumentate, a causa di vari e diversi fattori. Ma ci sono anche molte controindicazioni che hanno impedito a Israele di lanciare un attacco negli ultimi dieci anni.” Ha aggiunto Pollack.

Praticamente Israele sta giocando la provocazione più dura, ma non abbiamo informazioni specifiche su quando e se attaccheranno, ma sappiamo che ad un certo punto lo faranno.”

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