http://nena-news.globalist.it/ Cannonate d'acqua contro la Oliva La Marina israeliana oggi ha sparato cannonate d'acqua contro l'imbarcazione pacifista uscita in mare a protezione dei pescatori di Gaza. Sono appena tornata dalla barca Oliva. Prima in mare, eravamo fermi vicino un'imbarcazione di pescatori, la Marina militare israeliana si è avvicinata a noi della Oliva, ci siamo allontanati ma erano più veloci di noi, ci hanno sparato con cannonate d'acqua, hanno riempito la barca di acqua, abbiamo chiesto di smettere ma continuavano. Abbiamo proseguito lentamente ma ci hanno seguito fino a un miglio e mezzo dalla costa continuando a spararci cannonate d'aqua. Tremavo dal freddo bagnata dalla testa ai piedi con le gambe nell'acqua della barca, ci hanno detto di fermarci. Noi ci siamo fermati anche perché il motore della barca si è bloccato a causa dell'acqua. Ci hanno chiesto di metterci nella parte anteriore della barca per poter essere arrestati e portati al porto Ashdod, in Israele. Io l'altro osservatore internazionale abbiamo chiesto di non arrestare il capitano palestinese ma ci hanno risposto che ci avrebbero arrestati tutti. Abbiamo tentato di parlare, ho chiesto per favore di farci tornare a casa e di non arrestarci ma hanno ricominciato a spruzzare acqua, abbiamo continuato a gridare. Alla fine ci hanno detto che ci lasciavano andare, avvertendoci però che se ci vedono la prossima volta in mare ci arresteranno e ci porteranno ad Ashdod. Siamo tornati a Gaza lentamente, la mia macchina fotografica è completamente rotta, 700 euro buttati in mare, il mio telefono non funziona più. Stiamo cercando di recuperare una card di un'altra camera ma non sembra funzionare. Vi scrivo mentre tremo ancora per il freddo. Questi abusi devono finire devono finire, come possiamo continuare a proteggere i pescatori se la prossima volta ci arrestano. Nena News
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