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15/11/2012

Operazione “Colonne di nuvola”, ovvero come si può manipolare la Bibbia per fare stragi di palestinesi
di Gilad Atzmon

Ancora una volta abbiamo appreso oggi che nello stato ebraico, il sangue goym si traduce in potere politico. Per vincere le elezioni israeliane, Benjamin Netanyahu sente il bisogno di presentare all’elettore israeliano un mucchio considerevole di cadaveri palestinesi.

Come nel caso di precedenti operazioni di genocidio dell’IDF (esercito di difesa israeliano), “colonne di nuvola” ha anche una connotazione biblica. In Esodo 13:21-22, si trova il seguente: “Di giorno il Signore li precedeva in una colonna di nube, per guidarli sulla strada, e di notte in una colonna di fuoco per far loro luce”.

Apparentemente, l’attuale assalto omicida di Israele contro i civili è coerente con l’interpretazione laica sionista del Vecchio Testamento. “(…) bisogna distruggerli completamente. Non fare alleanza con loro e non mostrare pietà” (Deuteronomio 7:1-2). Tuttavia, questa volta non è Dio che guida il suo popolo eletto. In realtà è un criminale di guerra democraticamente eletto che è stato scelto dal popolo favorito da Dio.

Alcune menti “progressiste” tra noi insistono sul fatto che non dovremmo mai fare riferimento alla ebraicità dello “Stato ebraico”. Ma temo che, considerando il livello emergente della barbarie israeliana e alcune chiare connotazioni bibliche, questa tendenza critica sia inevitabile.