per vedere il film linkto: http://dotsub.com/view/656346df-69a8-487a-98e2-51fb60d2a499? TO SHOOT AN ELEPHANT
Un documentario prodotto da testimoni oculari presenti nella Striscia di Gaza durante l'attacco dell'esercito israeliano, iniziato il 27 dicembre 2008 e durato fino al 18 gennaio 2009, attacco denominato sadicamente Piombo Fuso. Alberto Arce e Mohammad Rujeilah ne sono gli autori. Per 23 giorni hanno visto con i loro occhi l'esercito israeliano sparare sull'elefante. Un documentario incalzante, sporco, da far perdere il sonno, con immagini che fanno rabbrividire. Immagini raccolte insieme ai pochi internazionali dell'ISM (International Solidarity Movement), tra i quali Vittorio Arrigoni, che hanno deciso di rimanere nella Striscia di Gaza. Il film è stato premiato lo scorso novembre al Festival dei Popoli di Firenze. Il 18 gennaio 2010 è stato organizzato, in tutto il mondo, un "global screening day", in occasione dell'anniversario dei bombardamenti israeliani a Gaza. ISM e Alberto Arce con il suo "To shoot an elephant" hanno vinto il primo premio del A MATTER OF ACT di Amnesty International, Un premio che ogni anno viene assegnato al programma più meritevole in difesa dei diritti umani. Nota: Il regista, Alberto Arce, consapevole del problema "distributivo" di cui le immagini su Gaza hanno sofferto e tuttora soffrono, ha deciso di rilasciare il suo film sotto licenza Creative Commons, "attribuzione condividi allo stesso modo", CC BY SA per permettere a chi è interessato, nel mondo intero, di scaricare legalmente il film, copiarlo, proiettarlo in pubblico, distribuirlo, tradurlo, alla sola condizione di citarne la fonte originaria e rilasciare il prodotto finale sotto lo stesso tipo di licenza. Le proiezioni saranno introdotte a cura di ISM-Italia e seguite, se richiesto, da un dibattito. Il titolo del documentario deriva dal titolo di un racconto di Gorge Orwell, Shooting an Elephant, Chi vuole organizzare una presentazione di TO SHOOT AN ELEPHANT invii una email a info@ism-italia.it. “Verrà il tempo in cui i responsabili dei crimini contro l’umanità che hanno accompagnato il conflitto israelo-palestinese e altri conflitti in questo passaggio d’epoca, saranno chiamati a rispondere davanti ai tribunali degli uomini o della storia, accompagnati dai loro complici e da quanti in Occidente hanno scelto il silenzio, la viltà e l’opportunismo.”
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