Freedom Flotilla Italia Estelle, partigiani da tutto il mondo per la Palestina Arrivato al tramonto di ieri dopo interminabile viaggio cominciato il giorno prima da Beirut, poi auto, poi nave, poi treno ed infine eccomi sull’Estelle, ormeggiata in banchina al molo principale del porto. Accoglienza calorosa dell’equipaggio in prevalenza scandinavo, salumi, formaggi e vino Corso in plancia, fra grovigli di cime, sartie e attrezzature nautiche varie, ma anche striscioni, bandiere ed una fila di foto di volti palestinesi esposti sul molo a ricordare ai turisti che transitano la triste condizione dei palestinesi prigionieri in casa propria o espulsi dalla loro terra da troppo tempo. E’ ancora fresca la memoria dei campi profughi appena visti in Libano, esistenze negate da oltre 60 anni, conditi da massacri impuniti (30 anni fa quello di Sabra e Chatila) che il mondo fa di tutto per rimuovere. Ma chi li ha subiti non può dimenticare, nè può dimenticare il sacrosanto diritto al ritorno, sancito peraltro da una risoluzione Onu (n.194) votata all’unanimità da tutte le nazioni. Carta straccia….come le altre 70 risoluz. di condanna a Israele. Ma c’è anche chi non si rassegna, non solo i resistenti palestinesi, ma anche fra i popoli del mondo, qualcuno non vuole più girarsi dall’altra parte. Estelle rappresenta proprio coloro che non ci stanno. Certo non è il solo mezzo per dire basta, esistono tanti modi per solidarizzare e lottare per la libertà dei palestinesi: dal boicottaggio dei prodotti israeliani alla diffusione della cultura palestinese, dalle flotte aeree ai convogli terrestri. Con ogni mezzo necessario! Inutile raccontarvi l’emozione di essere a bordo insieme a questo pugno di partigiani mondiali di ogni età ed appartenenza. La barca è della coalizione svedese, ma il sostegno è di tutte le coalizioni internazionali, gli equipaggi si avvicendano e cambiano durante le varie tappe che hanno portato l’Estelle fino a qui nei 3 mesi di navigazione. In ogni porto l’accoglienza è stata straordinaria, migliaia a Barcellona e nei paesi Baschi ed anche qui ad Ajaccio non solo militanti e simpatizzanti, ma anche sindaci, municipalità e giornalisti. Estelle e la Palestina hanno bisogno di tutti! Rompere l’assedio a Gaza deve diventare un imperativo mondiale, un diritto universale così come il diritto a resistere per i popoli occupati e il diritto al ritorno per i profughi espulsi. Tra non molto salperemo dalla Corsica per le due tappe italiane: La Spezia e Napoli. Tutti i freedom fighters italiani devono sentirsi parte di questa missione partecipando alle numerose iniziative promosse dai compagni nelle due città. Vi aspettiamo con la Palestina nel cuore!
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