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06/09/2011 11:36

Palestinesi divisi tra chi vuole subito il riconoscimento Onu e chi prima la pace con Israele

Un sondaggio evidenzia la divisione dell’opinione pubblica di Cisgiordania e Gaza sulla richiesto alle Nazioni Unite di riconoscere lo Stato di Palestina. Il giudizio sui comportamenti tenuti sulla questione da Stati e organismi internazionali è positivo per Lega araba, Turchia e Paesi islamici. Abbastanza bene l’Europa, del tutto negativo per gli Usa. E neppure la stessa Onu gode di grande fiducia.

Gerusalemme (AsiaNews) - La maggioranza (il 53%) dei palestinesi - sia in Cisgiordania che a Gaza – è contraria a ogni decisione del presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, mirata a non chiedere, questo mese, alle Nazioni Unite il riconoscimento dello Stato di Palestina, ma al tempo stesso il 59.3% sarebbe favorevole a un rinvio della richiesta all’Onu se Usa, Europa e Quartetto domandassero di posporla per dare ai negoziati con Israele la possibilità di raggiungere accordi definitivi accettabili da entrambe le parti.

La divisione dell’opinione pubblica palestinese sulla questione della richiesta di riconoscimento dello Stato è evidenziata da un’indagine, resa nota oggi ed inviata ad AsiaNews, condotta dal Palestinian Center for Public Opinion (PCPO), un centro indipendente che dal 1994 studia l'opinione pubblica palestinese, diretto da Nabil Kukali, cristiano, che è anche professore alla Hebron University, in Cisgiordania.

In effetti, mentre il 59,3% degli interrogati ritiene che è necessario andare ai negoziati di pace con Israele prima di avanzare la richiesta di riconoscimento alle Nazioni Unite, il 35,0% sostiene la priorità di ottenere dall’Onu il riconoscimento, senza la necessità di concludere preventivamente un accordo di pace con Israele.

Quanto al contributo che Stati e organizzazioni internazionali hanno dato al riconoscimento dello Stato palestinese, il giudizio più positivo è per la Lega araba (52,9% “molto buono” e 20,3% “abbastanza buono), seguita da Turchia (46,4% e 25,5%) e Paesi islamici (42,7% e 22,4%). In maggioranza positivo anche il giudizio sul comportamento dell’Europa (27,7% “molto buono” e 25,9% “abbastanza buono”). Se la cava la Russia (18,1% e 28,2%). Del tutto negativo invece il risultato per gli Stati uniti, il cui comportamento è ritenuto “del tutto non buono” dal 67,9% degli intervistati e “piuttosto non buono” da un altro 15,7%, a fronte di valutazioni positive che, nei diversi gradi, arrivano solo all’8,9%. E neppure la stessa Onu è oggetto di grande fiducia, visto che alla domanda sul ruolo che le Nazioni Unite giocheranno per il riconoscimento dello Stato palestinese, il 41,7% dà un giudizio variamente positivo, ma il 54,0% uno variamente negativo.

Sul piano interno palestinese, infine, la questione del riconoscimento da parte dell’Onu vede giudicato più positivamente il comportamento di Fatah (57,3% “molto buono” e 21,9% “abbastanza buono”) rispetto a quello di Hamas (17,4% e 42,0%).