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Nuvole incerte sul riconoscimento ONU L’analista palestinese Mouin Rabbani, membro anziano in visita dall’Istituto di Studi sulla Palestina di Washington, vede il percorso al Consiglio di Sicurezza disegnato per evitare uno scontro con gli USA. Pare che, di recente, si sia ribaltato l’indirizzo iniziale, oggi gli americani preferiscono che i palestinesi vadano al Consiglio di Sicurezza, invece che all’Assemblea Generale. Ha detto Rabbani a Ma’an News. I palestinesi depositeranno la loro richiesta al Consiglio di Sicurezza. Il Consiglio di Sicurezza ci si siederà sopra mentre il quartetto dopo gli incontri di Washington, proporrà una dichiarazione che condurrebbe alla riapertura dei negoziati. - E così tutti possono tornare a casa contenti, tranne i palestinesi! - Hanan Ashrawi risponde alla richiesta di quali strategie verranno attuate in caso di fallimento dell’azione presso il Consiglio di Sicurezza. Credo che sia prematuro discuterne ora, ma certamente esistono alternative diverse e diverse linee d’azione. Abbiamo chiesto che la nostra domanda non sia ritardata. Certamente non ci saranno ritardi nella risposta e nel voto del Consiglio di Sicurezza. Inoltre Abbas non ha preso impegni riguardo alla richiesta di voto all’assemblea Generale prima durante o dopo la delibera del Consiglio di Sicurezza, che prenderà almeno due settimane prima che venga presa una decisione. Il Presidente ritornerà in Palestina sabato, senza attendere gli esiti. http://www.maannews.net Uncertainty clouds Palestinian UN bid Palestinian analyst Mouin Rabbani, a senior visiting fellow at the Washington-based Institute for Palestine Studies, sees the Security Council track as possibly designed to avoid a confrontation with the US. “Recently there seems to have been a shift where the Americans seem to prefer that the Palestinians go to the Security Council” instead of the General Assembly, Rabbani told Ma'an. “The Palestinians would deposit their application with the Security Council. The Security Council will sit on it while the Quartet, after negotiations in Washington, comes out with a statement that leads to the revival of negotiations. “Everyone can go home happy except the Palestinian people.” Asked what the leadership would do if the Security Council track fails, top PLO official Hanan Ashrawi would not specify what courses of action were being considered. “I don’t think it is time to discuss these things now, prematurely, but certainly they involve alternative and different courses of action, both internally and externally,” she said on a conference call with reporters. “We have asked specifically that our request is not delayed and that it is dealt with in the proper timing. We certainly do not see delays or preventing a vote in the Security Council.” Nor has Abbas made clear whether or not he will approach the General Assembly either concurrent with the Security Council deliberations or afterward; aides say it will be at least two weeks before any decision is made. They also say Abbas will depart New York on Saturday regardless of the outcome.
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