http://www.asianews.it Proteste per il fermo di un rabbino che giustifica l’omicidio dei “gentili”. Tensione a Gerusalemme Centinaia di manifestanti hanno invaso le strade della città e protestato davanti al palazzo di giustizia per l’arresto di Dov Lior. Il leader religioso, poi rilasciato, è stato fermato per il sostegno dato a un libro che autorizza l’uccisione dei non ebraici. Esplode la polemica politica, scambi di accuse fra ministri. Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) Manifestazioni di protesta inscenate dagli attivisti di destra, strade bloccate e liberate solo grazie all’intervento della polizia, al prezzo di 25 arresti fra i dimostranti e due feriti fra le forze dell’ordine. Ha causato tensione e un duro scontro politico il fermo del rabbino Dov Lior (poi rilasciato), colpevole di aver dato il proprio sostegno a un libro in cui si giustifica l’omicidio dei “gentili” (i non ebrei). Il 27 giugno per le strade di Gerusalemme si sono riversate centinaia di persone; almeno 200 si sono poi riunite davanti al palazzo sede dell’Alta corte di giustizia della città. Nel mattino di ieri è tornata la calma, ma infuria la polemica sul diritto riservato alle guide religiose di esprimere giudizi nella più completa impunità. Le autorità hanno arrestato, interrogato e infine liberato il rabbino Lior, che in precedenza non si era presentato davanti alle forze dell’ordine pur avendo ricevuto un invito a comparire. Egli è finito al centro di un’indagine per aver dato la sua approvazione al controverso libro “Torat Hamelech”, scritto nel 2009 dal rabbino Yitzhak Shapira, in cui si giustifica l’uccisione di non ebraici. L’autore del testo è già stato indagato, così come altre due autorità religiose ebraiche che hanno sostenuto l’opera e il pensiero contenuto al suo interno. Lior si è difeso affermando che la Torah è “al di sopra” della legge e del diritto dello Stato. Le affermazioni del rabbino, capo dell’insediamento ebraico Kiryat Arba, sulle montagne della Giudea, e leader del Consiglio delle comunità ebraiche di Giudea, Samaria e della Striscia di Gaza hanno sollevato una feroce polemica in Israele. Il parlamentare Micheal Ben-Ari (Kadima) punta il dito contro il ministro per la Sicurezza pubblica, che dovrebbe essere licenziato perché ha permesso l’arresto di Lior. La risposta arriva da Zahava Gal-On (Meretz), che plaude al fermo perché le parole del rabbino fomentano la violenza. Durissima, infine, la presa di posizione di Yaakov Margi (Shas, partito ebraico ultra-ortodosso), ministro per le Funzioni religiose, che manifesta “indignazione” verso il collega Yitzhak Aharonovitch della Sicurezza, perché ha permesso che Lior venisse trattato alla stregua di un “criminale comune”.
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