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Haaretz Da Quando È Illegale Essere di Sinistra in Israele? La polizia, il sistema giudiziario, la Knesset, lo Shin Bet e lo IDF hanno unito le forze con la propaganda di destra per agire come pubblici ministeri senza un processo. È giunta l’ora di istituire un divieto giuridico sulla sinistra israeliana. Perché continuiamo a tergiversare? Perché abbiamo bisogno di un gravoso, estenuante processo legislativo emanando legge dopo legge? A che cosa servono tutte queste proposte ed emendamenti? In luogo a quanto sopra, facciamo invece una cosa molto semplice: dichiariamo la sinistra un’entità illegale nello Stato di Israele. D’ora in poi, chi pensa a sinistra, agisce a sinistra, si dimostra di sinistra o tollera la sinistra finirà in galera. Costruiamo un altro "luogo di permanenza" per gli stranieri, ma questa volta per gli stranieri interni quelli di sinistra spurgando e purificando così il nostro campo. Un tale passo rifletterebbe fedelmente lo zeitgeist che ha preso piede tra la maggioranza degli Israeliani e ha consentito loro di delineare un vero ritratto della democrazia israeliana. Nell’Israele del 2011, non è più legittimo appartenere alla sinistra. È illegittimo lottare per i diritti umani od opporsi all’occupazione o indagare sui crimini di guerra. Queste azioni ti fanno avere il marchio dell’infamia. Un colono che ruba la terra è un Sionista; un guerrafondaio di destra è un patriota; un rabbino fondamentalista è una guida spirituale; un razzista che espelle gli stranieri è un leale cittadino. Solo chi è di sinistra è un traditore. Il nazionalista ama Israele, chi è di sinistra lo disprezza. Il primo non si deve scusare di nulla, l’altro deve smentire voci e speculazioni. Nell’Israele del 2011, non possiamo più parlare di sentimenti espressi dai venditori nei mercati e nei bazar. Ora, la maggioranza delle agenzie ed entità governative prende parte a questa pericolosa bonanza di delegittimazione. Lo Knesset ha deciso di istituire un comitato parlamentare di inchiesta per controllare le attività di gruppi di sinistra "e il loro contributo alla campagna di delegittimazione contro Israele". Una tale dichiarazione farebbe arrossire persino il Senatore Joseph McCarthy. Nuri el-Okbi, un cittadino Beduino e attivista per i diritti umani, è stato fatto mettere agli arresti per aver esercitato senza licenza dal giudice Zecharia Yeminy, che non ha avuto problemi ad ammettere di avergli aumentato la pena solo perché el-Okbi aveva agito a favore dei diritti della sparpagliata popolazione beduina. Jonathan Pollak, membro di "Anarchici Contro il Muro " e attivista anti-occupazione di cui ogni società sana andrebbe fiera, è stato arrestato per aver percorso la strada in bicicletta. Mossi Raz, ex membro della Knesset che era pacificamente in piedi sul marciapiede durante una protesta per l’uccisione di un attivista palestinese a Bil'in, è stato picchiato da un ufficiale di polizia, ammanettato e arrestato. I pacifisti sono interrogati dal servizio di sicurezza dello Shin Bet e vengono preventivamente ammoniti dal commettere violazioni. Un gruppo di medici è "di estrema sinistra", una fondazione "disprezza Israele", donne solerti che controllano i checkpoint sono "traditrici" e un centro informazioni è considerato "complice del terrorismo". I coloni che lanciano spazzatura contro i soldati israeliani e i loro amici che danno fuoco ai campi palestinesi non vengono processati, ma Pollak viene mandato in prigione. I soldati che hanno ucciso dei palestinesi che sventolavano bandiere bianche devono ancora essere puniti, ma chi denuncia questi episodi viene denunciato. Tutto questo è aggravato da una pletora di progetti di legge dal giuramento di fedeltà alla legge sulla Nakba. Tutto si mescola per formare un unico orribile quadro: la sinistra è nemica del popolo e nemica dello stato. Mentre traspare tutto questo, il vero danno all’immagine di Israele e alla sua posizione internazionale è causato da una politica ostruzionista e dagli sforzi del governo di rafforzare ulteriormente l’occupazione. È causato dalle azioni violente delle Forze Armate Israeliane e dei coloni, oltre che dalle azioni razziste dei legislatori israeliani e dei rabbini. Per putrefare il tanfo di Israele un giorno dell’Operazione Piombo Fuso è valso più di tutti i rapporti contrari messi insieme. Una moschea data alle fiamme ha infangato il nome di Israele più di tutte le colonne e gli editoriali critici verso Israele messi insieme. Eppure nessuno chiede che venga fatta luce su questi incidenti. Pochissime persone, se ce ne sono state, sono state giudicate per queste azioni. Che cosa resta della sinistra, l’unico gruppo che continua a preservare la moralità di Israele? I pochi solitari che continuano a tenere accesa la tremolante fiamma dell’umanità vengono accusati, condannati e puniti mentre i veri colpevoli vengono prosciolti da tutte le. La polizia, il sistema giuridico, la Knesset, lo Shin Bet e lo IDF hanno unito le forze con gli attivisti di destra per agire come pubblici ministeri senza un processo, mentre la sinistra viene privata di avvocato difensore. Basterebbe una legge a semplificare le cose: fate sapere agli israeliani ciò che è proibito. È proibito credere in un Israele giusto, proibito lottare contro una qualsiasi delle sue ingiustizie, proibito lottare per la sua anima. Eppure, un qualche dubbio riesce a insinuarsi nel cuore. Tutti quelli che ingaggiano una lotta contro la sinistra dai capi dello Shin Bet e della polizia ai giudici e ai legislatori di destra vogliono davvero una "democrazia" senza la sinistra?
Haaretz When did it become illegal to be a Leftist in Israel? It’s high time a legal ban on the Israeli left be instituted. Why do we continue beating around the bush? Why do we need such a taxing, exhaustive legislative process in enacting law after law? What’s the use of all these various proposals and amendments? In lieu of all the aforementioned, let’s just do one very simple thing: declare the left an illegal entity in the State of Israel. From then on, whoever thinks left, acts left, demonstrates left or tolerates left will belong in jail. Let’s build another “holding facility” for foreigners, but this time for the foreigners from within the leftists thus purging and purifying our camp. Such a step would accurately reflect the zeitgeist that has taken hold among the majority of Israelis, and allow them to sketch a genuine portrait of Israeli democracy. In the Israel of 2011, it’s no longer legitimate to belong to the left. It’s illegitimate to campaign for human rights or to oppose the occupation or to investigate war crimes. Such actions earn Israelis a mark of shame. A land-stealing settler is a Zionist; a warmongering right-winger is a patriot; an inciting rabbi is a spiritual leader; a racist who expels foreigners is a loyal citizen. Only the leftist is a traitor. The nationalist loves Israel, while the leftist despises it. One doesn’t have to apologize for anything, while the other must disprove rumor and speculation. In the Israel of 2011, we can no longer speak of the sentiments expressed by the vendors of the open-air markets and bazaars. Now, a majority of government agencies and legal entities are taking part in this dangerous bonanza of delegitimization. The Knesset has resolved to create a parliamentary committee of inquiry to look into the activities of left-wing groups “and their contribution to the delegitimization campaign against Israel.” Such a panel would make even Senator Joseph McCarthy blush. Nuri el-Okbi, a Bedouin citizen and rights activist, was sent to prison for operating an unlicensed business by Judge Zecharia Yeminy, who wasn’t embarrassed to admit that he upped el-Okbi’s punishment solely due to the fact that he’d acted on behalf of the rights of the scattered Bedouin population. Jonathan Pollak, a member of “Anarchists Against the Wall” and an anti-occupation activist that any healthy society would be proud of, was sent to jail for riding his bicycle on the road. Mossi Raz, a former Knesset member who was innocently standing on the sidewalk during a protest against the killing of a Palestinian activist in Bil’in, was beaten by a police officer, handcuffed and arrested. Peace activists are questioned by the Shin Bet security service and warned ahead of time against committing any violations. A physicians’ group is “on the extreme left,” a social foundation “despises Israel,” dedicated women who monitor checkpoints are “traitors” and an information center is considered “an accomplice to terrorism.” Settlers who hurl trash at Israeli soldiers and their friends who set fire to Palestinian fields are not placed on trial, and yet Pollak is sent to jail. Soldiers who killed Palestinians carrying white flags have yet to be punished, but those who revealed such incidents are denounced. All of this is compounded by a plethora of bills from the loyalty oath to the Nakba law. Everything blends together to form one horrifying picture: The left is an enemy of the people and an enemy of the state. While all of this transpires, the real damage to Israel’s image and its international standing is being caused by its obstructionist policy and the government’s efforts to further solidify the occupation. It is caused by the violent activities of the Israel Defense Forces and the settlers, along with the racist actions of Israel’s legislators and rabbis. One day’s worth of Operation Cast Lead did more to putrefy Israel’s stench than all of the critical reports combined. One torched mosque did more to drag Israel’s name in the mud than all of the columns and editorials criticizing Israel combined. Yet nobody is demanding that any of these incidents be investigated. Very few people, if anyone, have been put on trial for such actions. What remains of the left, the only group who continues to preserve Israel’s moral standing? The lone few keeping the flickering flame of humanity burning are accused, convicted and punished while the true guilty parties are cleared of all charges. The police, the legal system, the Knesset, the Shin Bet, and the IDF have joined forces with the propagandists of the right to act as prosecutors without a trial, while the left is deprived of a defense attorney. One single law could simplify matters: Let every Israeli know that it is forbidden. It’s forbidden to believe in a just Israel, forbidden to fight against any of its injustices, forbidden to struggle for its soul. Still, a bit of doubt manages to creep into the heart. Do all of those waging a fight against the left from the heads of the Shin Bet and the police, to the judges and the right-wing lawmakers really want a “democracy” without the left? |