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Emerge la responsabilità egiziana per l'attacco di Eilat. Militari indifferenti: 'come giustificare la ritorsione su Gaza?' Imemc. Dopo le sparatorie contro un autobus e un camion israeliano due mesi fa ad Eilat, dove morirono cinque civili e tre soldati, gli ufficiali militari di Israele avevano subito sentenziato che la "responsbilità dell'attacco fosse tutta della resistenza palestinese!". Tuttavia, con il trascorrere del tempo, un'indagine militare israeliana ha scoperto che "a condurre l'attacco furono egiziani e non palestinesi". E infatti, le immediate conclusioni conseguenti all'attacco non contenevano dettagli a conferma della tesi della responsabilità palestinese. Inoltre, gli autori delle prime accuse si rifiutarono di fornire ulteriori informazioni. Il Ten. Col. dell'esercito israeliano Avital Leibovitz si rifiuta oggi di commentare gli sviluppi emersi dagli esiti dell'ultima indagine, pubblicati una settimana fa sul quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, ostinandosi a sostenere la prima tesi. L'editorialista Yossi Gurvitz ha scritto: "Pare una cospirazione atta a nascondere il fatto che il ministro della Difesa di Israele si fosse espresso erroneamente". Avendo dato credito alla prima ipotesi (quella della responsabilità palestinese, ndr), la ritorsione di Israele contro la Striscia di Gaza fu immediata e feroce: un cittadino israeliano e 27 palestinesi di Gaza, compresi due bambini, persero la vita in raid aerei, invasioni da terra e bombardamenti dell'artiglieria sulla frontiera.
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