Ban Ki Moon, 21/3/11 Nella capitale egiziana, il numero uno dell’Onu ha preso nettamente posizione sull’intervento internazionale in Libia: la missione militare anti-Gheddafi è una scelta «storica» e rappresenta un drammatico avvertimento per tutti i dittatori, nessuno escluso: neppure il Bahrein, “amico” dell’Occidente, che non ha esitato a sparare sulla folla in rivolta. «L’intervento sotto egida Onu in Libia ha detto Ban Ki-Moon il 21 marzo all’agenzia “France Presse” deve essere considerato come un messaggio a tutti i regimi autoritari che continuano a dare ordine di aprire il fuoco sui manifestanti e a reprimere le opposizioni» ... «è evidente che un vento di cambiamento ha preso a soffiare sulla regione, e la comunità internazionale», prosegue, «ha la responsabilità di aiutare queste popolazioni e fare in modo che i dirigenti inizino ad ascoltare in modo chiaro e sincero le voci del popolo e le aspirazioni della cittadinanza». «Ho parlato con tutti i dirigenti della regione tutti, senza eccezione e li ho invitati con forza a prendere misure per riforme audaci che consentano di rispettare la volontà della popolazione e garantire la libertà di espressione». Quanto alla risoluzione 1973 che autorizza il discusso intervento militare in Libia, Ban la definisce una decisione «storica», perché «afferma senza equivoci la determinazione della comunità internazionale a intervenire a protezione dei civili dalle violenze perpetrate contro di loro dai proprio governi».
|