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Iran, arrestati 17 ragazzi "Giocavano con pistole ad acqua" Diciassette giovani, tra ragazze e ragazzi, sono stati arrestati per aver partecipato a una "battaglia" con pistole ad acqua nel parco di Bandar Abbas, nel sud dell'Iran. Lo ha riferito il capo della Giustizia della provincia, citato dalla agenzia di stampa Isna. Dei 17 ragazzi fermati "cinque sono stati rilasciati subito mentre gli altri 12 sono stati liberati su cauzione oggi", ha precisato spiegando che sui giovani potrebbe pesare l'accusa di partecipazione ad un'azione "haram" (vietata dalla religione) e "insulto alle forze di sicurezza". Tehran, Ab-o Atash Park, 2011/7/29 Anche a Teheran venerdì scorso diverse centinaia di ragazze e ragazzi avevano partecipato, in un maxi parco acquatico, alla battaglia 'Ab-Atash-o' (acqua e fuoco), ritrovandosi dopo un 'tam-tam' su Facebook e con sms. Un gioco finito con l'arresto di 10 giovani, poi rilasciati su cauzione, riferisce la stampa locale mostrando anche foto dei giovani completamente bagnati e ragazze con il velo (che per la legge islamica è obbligatorio) scomposto. Behnam Atabaki, il capo del Parco, si era anche scusato per non essere riuscito a bloccare quello che aveva definito "comportamento immorale e contrario alle norme". Secondo il suo racconto "Un gruppo grande e coordinato di ragazze - molte col capo coperto in modo inappropriato - e ragazzi ha scatenato una battaglia con pistole e palloncini d'acqua. Non siamo riusciti a fermarli, e neanche la polizia militare. Dopo tre ore abbiamo deciso di chiudere l'acqua". Molti media conservatori si sono scagliati contro le immagini delle battaglie con l'acqua, soprattutto quelle in cui si vedono ragazze con i vestiti bagnati addosso. L'Iran è uno dei paesi a più alta popolazione giovanile.
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