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11 November

Conferenza Stampa: gli attivisti irlandesi discutono della loro esperienza in una prigione di Israele

Cinque dei 14 attivisti irlandesi detenuti in una prigione israeliana per una settimana sono rientrati a Dublino la scorsa notte. I rimanenti nove dovrebbero arrivare a Dublino questo pomeriggio. Due dei nove, il coordinatore Fintane Lane e l’assistente universitaria Zoe Lawlor, arriveranno al terminal 1 alle 12:55 pm. Gli altri sette, incluso il parlamentare europeo Paul Murphy, saranno al terminal 2 alle 3:45pm.

Subito dopo il loro arrivo è stata indetta una conferenza stampa al Radisson Airport Hotel per le ore 4:30pm.

L’unica ragione per cui coloro che sono stati detenuti hanno intrapreso questo viaggio per Gaza era di portare solidarietà alle persone comuni della Palestina che hanno perso i loro diritti fondamentali a causa di un’occupazione militare e di un assedio illegale. I quattordici attivisti hanno intrapreso un’azione diretta per rompere l’assedio.

Freedom Waves non ha mai inteso focalizzare l’attenzione sui 27 partecipanti a bordo della motonave saoirse e della Tahrir, ma sul milione e seicentomila abitanti di Gaza, metà dei quali sono bambini sotto i 16 anni, che continuano a soffrire per una punizione collettiva da parte dell’esercito israeliano. Mentre cittadine internazionali languivano in prigione in Israele per il crimine di aver tentato di portare aiuti, la popolazione di Gaza continua a languire all’interno di ciò che è a tutti gli effetti la più grande prigione a cielo aperto del mondo.

Quest’ultimo degli undici tentativi di rompere l’assedio di Gaza via mare, dimostra ancora una volta che Israele è capace di agire nel’impunità per impedire il benessere dei palestinesi e di chiunque provi ad aiutarli. E’ solo per l’inerzia dei governi del mondo, incluso quello irlandese, che persone comuni si sentono costrette ad intervenire.


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11 November

Press Conference Today: Rights Activists Discuss their Time in an Israeli Prison

Five of the 14 Irish humanitarian activists detained in an Israeli prison for almost one week returned to Dublin late last night. The remaining nine are due to arrive in Dublin this afternoon. Two of the nine, Irish Ship to Gaza National Coordinator Fintan Lane and University of Limerick lecturer Zoe Lawlor, are booked on Flight TK 1977, due in to Dublin airport terminal 1 at 12.55pm. The other seven, including MEP Paul Murphy, are booked on Flight EI 163, due in to terminal 2 at 3.45pm.

Immediately following their disembarkation, a press conference will be held at the Radisson airport hotel, at 4.30pm.

The reason why those who were detained undertook this journey to Gaza was to show solidarity with the ordinary people of Palestine who have lost their basic freedoms as a result of a militarily-enforced, illegal blockade. The fourteen rights activists took direct action to end the blockade.

Freedom Waves was never intended to focus attention on the 27 people aboard the MV Saoirse and the Tahrir, but on the 1.6 million people of Gaza – half of whom are children under the age of 16 – who continue to suffer collective punishment at the hands of the Israeli military. While Irish and international citizens languished in prison in Israel for the crime of coming to their aid, the population of Gaza continues to languish in what is, in effect, the world’s largest open air prison.

This latest of eleven attempts to break the blockade of Gaza via the sea demonstrates once again that Israel is able to act with impunity when it comes to the welfare of the Palestinian people and anyone trying to help them. It is because of the continuing inaction of governments around the world, including the Irish government, that ordinary people feel compelled to act.

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