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martedì 28 giugno 2011
Lasciate passare la Freedom Flotilla 2
di A. Burbank
Hanno deciso di dichiarare la ''Freedom Flottilla 2'' illegale. Lo hanno deciso il governo U.S.A e l'Italia tramite i rispettivi segretari di stato e portavoce. Con questa decisione, di estraneazione dai fatti, dopo che il governo israeliano aveva detto che sarebbero stati considerati ''nemici'' i paesi che non avrebbero opposto resistenza all'iniziativa umanitaria; i volontari che salperanno con la nave carica di aiuti alla volta di Gaza sono quindi dei criminali.
Questo avvenimento per un europeo pensante è l'ennesima dimostrazione che la politica ha la meglio sulla vita degli uomini e delle donne del mondo. Che il termine stesso è stato svuotato completamente nei secoli, della sua profondità.
Inoltre è un monito impressionante di come la società civile sia avanti alla burocrazia degli stati di almeno vent'anni.
La criminalizzazione di un avvenimento di questo tipo è intellettualmente becera. Nonostante l'atteggiamento di sfida che l'iniziativa porta nella stiva assieme a quantità ingenti di calcestruzzo e viveri, qualsiasi approccio militare armato, sia pur la minaccia a colpi di fucile, sia pure il tono guerreggiante degli avvisi via radio, siano pure gli arrembaggi tra flotte, non è giustificato; alcun tentativo che richiami la morte dei giovani e meno giovani partecipanti all'iniziativa è da ritenersi corretto sul fronte dell'umano sentire.
Sono giochi politici a non permettere la partenza della FF2, non è un ragionamento sufficientemente elevato. Siamo dinnanzi a dei politici e dei militari che tentano di scoraggiare volontari a-politici e disarmati.
Qualsiasi sia ''l'avviso ai naviganti'' promulgato prima della partenza dopo mesi di preparazione e autocoscienza, dopo l'organizzazione impeccabile e generosa, dopo il trionfo della solidarietà di questa iniziativa non devono esserci spargimenti di sangue, né feriti né vittime. Stiamo parlando infatti di un organismo disarmato di attivisti convinti che aiuti umanitari e presenza straniera siano le vere armi, i mezzi più efficaci per vincere sulla povertà provocata da chi da anni governa la striscia.
Stiamo parlando di disastri alle reti idriche provocate dalla scarsità di tecnologie adeguate e dallo sfruttamento dei coloni insediati illegalmente sulle terre palestinesi che hanno prosciugato i fiumi, parliamo inoltre dei limiti posti alla coltivazione e alla pesca che privano un nutrimento sufficientemente adeguato ai cittadini di diritto in quelle terre
Parliamo di una città che ha subito bombardamenti devastanti solo qualche anno fa e che non ha potuto ''godere'' degli aiuti provenienti dall'esterno per via dei sempre più asfissianti blocchi contro il terrorismo che all'evidenza del mondo si stanno trasformando in crudeli pratiche egemoniche. Non stiamo parlando di opinioni di sorta e nemmeno di parteggiamenti politici. Parliamo, e mi sembra anche ridicolo ricordarlo, di sofferenza umana, di diritti violati a cielo aperto.
Ed è proprio a questo fantomatico terrorismo al quale si ispirano tutte le teorie politiche che permettono il soffocamento di Gaza e dei territori tutti; quando i sociologi e gli intellettuali in genere sono concordi sull'irrazionalità dei provvedimenti in materia. Infatti è scientifico dire che nessuna politica ''anti-terrorista'' volta alla risoluzione del conflitto Israelo-palestinese ha prodotto un risultato scientificamente convincente soprattutto sotto il profilo di chi non è terrorista. Si condannano quindi tutti coloro che con il terrorismo di Hamas e di altri gruppi che della propaganda (la stessa propaganda che i partiti israeliani di destra al governo utilizzano a giustificazione delle proprie azioni svolte in questi anni) a favore della propria ''causa'' politico-partitica hanno a che fare soltanto di striscio: tutti i bambini, i minori di 18 anni, le donne e tutti coloro che hanno supportato Hamas per disinformazione e disperazione. Parliamo di centinaia di migliaia di persone (non che gli altri su questa base cognitiva si ''meritino'' un trattamento differente).
Dopotutto, e questa è una mia opinione, anche perché i peggiori sbagli si commettono sotto (o)pressione, quando una città, una terra qualsiasi viene occupata con questa irruenza, è difficilissimo ottenere dal popolo che vive all'interno qualcosa di anche lontanamente ''democratico'' sui principi. Regna la totale sfiducia politica, governano la rabbia e la sofferenza.
Ma tornando alla Freedom Flottilla 2 che ricordiamo essere composta da ragazzi, donne e uomini dotati di spirito di iniziativa e coraggio solidale, essi non combattono una battaglia seppur il termine ''Flottilla'' sia intimamente collegato alle flotte navali composte da piccole navi di vario tipo (fregate, caccia torpedinieri, sottomarini etc) in questo caso, e mi si passi la licenza poetica, è riferito alle diverse personalità di esseri umani che in essa vi abitano. Da ogni parte del mondo arrivano infatti i volontari pronti a partire. Non si dà, infatti, lo stesso peso al termine ''Freedom'' ossia al termine a cui ogni europeo, ma anche ogni abitante del globo è tenuto a fare i conti.
Per questo bisogna sostenere la Freedom Flottilla 2, perché salperà, navigherà e arriverà nel nome della pace.
E tutti coloro che tenteranno di fermarla semplicemente scoraggiandola con moniti come quelli che abbiamo visto in questi giorni provenienti dai segretari di stato, oppure con eventuali deplorevoli spargimenti di sangue (impliciti in avvisi di questo tipo) sono contro la Pace; questa, con la ''P'' maiuscola, quella che si ottiene sfatando la regola della pace, questa, con la ''p'' minuscola, ottenuta con le armi e i blocchi e gli insulti all'intelligenza non-belligerante di chi ogni giorno per qualsiasi ragione opera nel sociale e nelle iniziative benefiche.
Freedom Flottila 2, in memoria di Vittorio Arrigoni Internazionalista della pace e dell'Essere Umano, questo governo non mi rappresenta quindi non mi rappresenta nessuna delle posizioni ad esso concernenti.
Un mio personale augurio.
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