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Freedom Flotilla 2: la Mavi Marmara non partirà?
Hurriyetdailynews. La nave di aiuti Mavi Marmara dovrà aspettare un po’ di tempo prima di partire, poiché un’Ong turca sta considerando di cancellare la propria missione di aiuto nella Striscia di Gaza. Un gruppo civile turco sembra retrocedere dalla propria precedente risoluzione di inviare una nuova flotta di aiuti umanitari a Gaza e ieri ha comunicato che potrebbe cancellare la missione in base ai prossimi sviluppi, specialmente riguardo alla situazione in Siria. Hüseyin Oruç, che sarà a bordo della Flotilla della Ong Ihh, nonché portavoce della nuova Flotilla, ha riferito al Hürriyet Daily News: “Stiamo riconsiderando i nostri progetti. Non possiamo chiudere gli occhi sugli sviluppi che ci saranno”. Il gruppo ha già dimostrato determinazione nell’inviare a Gaza, alla fine di giugno, la Mavi Marmara, la nave su cui nove persone furono uccise, lo scorso anno, durante un’incursione israeliana. “Il nostro obiettivo non è salpare per Gaza. Pensiamo di poter servire allo scopo inviando una nave o cancellando la partenza” ha dichiarato ieri Oruç. “Prenderemo una decisione entro la fine di questa settimana”, ha aggiunto il portavoce. 22 (15, ndr) navi da diversi Paesi, tra cui la Mavi Marmara, si ritroveranno nelle acque internazionali nelle vicinanze dell’isola mediterranea di Cipro il 27 giugno, prima di salpare per Gaza, come prevedono i programmi iniziali. Gli attivisti internazionali a bordo della nuova Flotilla si incontreranno ad Atene questo fine settimana, ha comunicato Oruç. “Discuteremo la situazione. Ogni Stato ha un proprio metro di decisione. Dal nostro punto di vista, gli sviluppi nella vicina Siria sono di importanza cruciale”, ha riferito al Daily News. “Stiamo riconsiderando i nostri programmi. La comunità internazionale sta parlando di intervenire in Siria, uno sviluppo che interesserà molto la Turchia, come anche la Palestina e la pace nella regione. Tutti i fattori sono interrelati e dobbiamo considerare ciascuno di essi”, ha aggiunto Oruç. Ihh insiste sul fatto che il governo turco non interverrà sui piani della Flotilla, ma si ritiene che la richiesta di Ankara di riconsiderare l’invio di una nave a Gaza abbia influenzato la loro posizione attuale. I primi di giugno, il ministro egli Esteri Ahmet Davutoğlu aveva chiesto agli organizzatori della Flotilla di considerare gli sviluppi conseguenti all’apertura egiziana del valico di Rafah, come anche all’unione tra Hamas e Fatah in Palestina, prima di dirigersi verso la Striscia di Gaza. È stata la prima volta che il governo ha suggerito di riconsiderare i programmi. “Gli avvertimenti del governo non devono risultare strani”, ha affermato Oruç.
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