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La Freedom Flotilla internazionale: 'Siamo pronti a salpare a giugno'
10 maggio 2011 [Parigi, Francia] Lo Steering Committee (direttivo) internazionale della Freedom Flotilla2 ha appena concluso la riunione di programmazione a Parigi, poche settimane prima della partenza prevista per Gaza. Freedom Flotilla II salperà la terza settimana di giugno, con navi che partiranno da diversi porti europei, tra cui quello di Marsiglia. Siamo molto lieti di annunciare la recente aggiunta alla flotta di una nave svizzero-tedesca. A luglio 2010, la Repubblica federale tedesca ha approvato una risoluzione che chiedeva la fine dell'assedio israeliano di Gaza. Un buon numero dei nostri rispettivi governi ha fatto lo stesso. La missione d'inchiesta del Comitato per i Diritti Umani dell'ONU, ha ritenuto illegittimo il blocco di Israele su Gaza per l'attacco alla flottiglia nel 2010. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dichiarato che Israele deve porre fine al blocco illegale di Gaza. Eppure Israele continua a non rispettare le leggi internazionali e a ignorare la volontà della comunità internazionale. In assenza di una qualsiasi forte azione diplomatica adottata per far rispettare le leggi internazionali e per difendere i diritti umani del popolo palestinese, la flotta deve salpare e occorrono altre iniziative internazionali per porre fine all'impunità di Israele. Siamo inoltre incoraggiati dalla decisione del nuovo governo egiziano di aprire il valico di Rafah. Ma proprio come gli egiziani accampati in Tahrir Square, che non accettavano niente che non fosse la caduta del vecchio regime, così anche noi non dobbiamo accettare niente di meno dell'annullamento totale del blocco illegale di Gaza e la fine di tutte le forme dell'occupazione israeliana della Palestina. Tra una settimana, i palestinesi commemoreranno i 63 anni dalla Nakba e l'inizio dell'espulsione del popolo palestinese dalle loro case. Il prossimo mese saranno passati 44 anni dalla prima occupazione israeliana della Cisgiordania, di Gaza e di Gerusalemme. E a luglio saranno 4 anni dal blocco completo di Gaza. La questione non riguarda più il motivo per cui si salpa per rompere l'assedio, piuttosto ci si chiede come mai la comunità internazionale prenda così tanto tempo prima di agire. Ci appelliamo alla comunità degli stati e alle persone di tutto il mondo affinché vengano rispettati i diritti internazionali in Palestina, e venga sostenuta la Freedom Flotilla. Domani, i membri del Comitato Direttivo si incontreranno a Strasburgo con i membri del parlamento europeo per discutere i dettagli della spedizione e il loro attivo supporto alla stessa. Da adesso fino a che non salperemo, i membri della spedizione si incontreranno con i loro governi ufficiali, con membri dell'ONU e con altre organizzazioni internazionali per ottenere il sostegno di questa azione della società civile globale che mira a porre fine all'illecito blocco israeliano di Gaza. By FREEDOM FLOTILLA II May 10, 2011 We are getting ready to sail Paris, France, The international Steering Committee of Freedom Flotilla II just concluded its planning meeting in Paris, a few weeks before the scheduled departure of the flotilla to Gaza. Freedom Flotilla II will leave during the third week of June, with ships departing from various European ports, including Marseilles. We’re very pleased to announce the recent addition of a Swiss-German boat to the flotilla. In July 2010 Germany’s Bundestag passed a resolution calling for an end to the Israeli blockade of Gaza. A number of our respective governments have said the same. The UN Human Rights Committee Fact Finding Mission into the 2010 flotilla attack found Israel’s blockade on Gaza to be unlawful. The International Committee of the Red Cross has said that Israel must end its illegal closure of Gaza. Yet Israel continues to disregard international law and ignore the will of the international community. Without any strong diplomatic action being taken to enforce international law and defend the human rights of the Palestinian people, the flotilla must sail and other international initiatives to end Israel’s impunity are called for. We are encouraged by the reported decision of the new Egyptian government to open the Rafah crossing. But just as Egyptians stayed in Tahrir Square, accepting nothing less than the departure of the former regime, so too we must accept nothing less than a full end of the illegal blockade of Gaza and all forms of the Israeli occupation of Palestine. In one week, Palestinians will mark 63 years since the Nakba and the beginning of the dispossession of the Palestinian people from their homes. Next month will mark 44 years since the onset of the Israeli occupation of the West Bank, Gaza and Jerusalem. And July will mark 4 years since the near hermetic closure of Gaza. The question is no longer why we are sailing to break the blockade, but why is it taking the international community so long to act. We call on the community of states and people around the world to uphold international law in Palestine, and support the Freedom Flotilla. Tomorrow, members of the Steering Committee will head to Strasbourg for meetings with European Parliament members to discuss the details of the flotilla and their active support. From now until we sail, members of the flotilla will be meeting their government officials, the UN and other international organizations to gain support for this global civil society action to end Israel’s criminal blockade of Gaza.
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