http://www.asianews.it Giovane palestinese ucciso dall’esercito durante una dimostrazione nonviolenta contro gli insediamenti Il giovane è stato colpito al volto con danni al cervello da un proiettile di gas lacrimogeno. È la 20ma vittima in 8 anni fra i manifestanti contro gli insediamenti illegali israeliani nella West Bank. Ramallah (AsiaNews/Agenzie) Un giovane palestinese è morto stamane in un ospedale israeliano per le ferite al volto e al cervello riportate durante una dimostrazione contro gli insediamenti illegali nella West Bank. Mustafa Tamimi 28 anni (v. foto), è stato colpito ieri da un proiettile di gas lacrimogeno in pieno viso, sparato dalle forze israeliane durante una manifestazione nel villaggio di Nabi Saleh. I militari israeliani affermano di aver solo usato “mezzi per disperdere le rivolte”. Ma molti si domandano se non vi è uso eccessivo di forza. Durante la dimostrazione, un ragazzo è stato colpito da un proiettile di gomma e ha avuto una gamba rotta; una ragazza ha invece un braccio rotto. Tamimi, colpito alla faccia, è morto per danni al cervello. Da almeno tre anni a Nabi Saleh vi sono manifestazioni contro la confisca di terreni e la messa in atto di insediamenti israeliani illegali. Per fermare le rivolte, l’esercito israeliano ha lanciato anche radi notturni contro i palestinesi residenti e arresta chi è accusato di aver lanciato pietre contro di loro. Btselem, un gruppo israeliano per i diritti umani, ha dichiarato che Tamimi è la 20ma vittima ad essere uccisa in dimostrazioni simili nella West Bank in otto anni.
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