Haaretz
09/01/2011

Invece di adoperarsi per rivelare quanto di vero esista dietro la recente morte di una dimostrante contro il Muro, l'IDF si sta perdendo in una spirale di menzogne.
di Gideon Levy
Traduzione di Carlo Tagliacozzo 

Jawaher Abu Ramah è morta giovane. Stando ferma, mentre guardava i dimostranti che manifestavano contro la barriera di separazione del suo villaggio, ha inalato una grande quantità di gas che i soldati dell'IDF hanno lanciato quel giorno, ha subito un collasso ed è morta diverse ore più tardi all'ospedale di Ramallah.

Questi sono i fatti accertati. L'IDF avrebbe dovuto immediatamente produrre un comunicato esprimendo il cordoglio per la morte della manifestante, e affermare che avrebbe aperto un'inchiesta sull'uso sproporzionato dei mezzi per disperdere i manifestanti a Bil'in; due anni e mezzo fa, senza alcun motivo,uno di questi, ha provocato la morte di Bassem, il fratello di Jawaher. Il giovane è stato colpito da un candelotto sparatogli direttamente al petto.

Allora l'IDF ha iniziato a diffondere delle menzogne, distorcendo i fatti e raccontando storie create da ufficiali che non hanno avuto il coraggio di dichiararsi apertamente. Nell'approfondire l'indagine sulla morte di Jawaher, sarebbe anche necessario ricercare come l'esercito osi manipolare così gli avvenimenti. Il che potrebbe provocare nella società israeliana un turbamento maggiore di quello causato dalla morte di una manifestante.

Tutto è iniziato con il primo comunicato del portavoce dell'IDF che ha parlato di “una manifestazione illegale”. Illegale, Avi Benayahu? Rubare la terra per costruire un enorme insediamento per l'arricchimento dei cosiddetti innovatori è legale; ignorare continuamente da parte dell'establishment militare che il percorso della Barriera deve essere cambiato come da sentenza della Suprema Corte è legale; l'uccisione di Bassem è legale; solamente la dimostrazione è illegale. Perché è illegale? Forse che i palestinesi e gli attivisti contro l'occupazione non sono ritenuti degni di manifestare? Quali manifestazioni possono avere maggiore legittimità di quelle promosse da contadini che protestano contro il furto della loro terra- dimostrazioni che sono state citate nella sentenza dell'Alta Corte? I palestinesi come possono manifestare legalmente? Come mai l'IDF e la Polizia sono in grado di disperdere le manifestazioni di coloni furiosi e violenti senza provocare morti mentre solamente il disperdere quelle dei palestinesi produce - non per la prima volta - esiti fatali?

Ma non è finita. Il giorno dopo che Jawaher è stata uccisa, l'IDF ha cominciato a spargere altre menzogne. Non è chiaro perché l'esercito ha scelto di imbarcarsi in questa campagna dal momento che il giorno dopo la morte di Jawaher i soldati hanno ammazzato intenzionalmente al checkpoint di Bik'ot un giovane che aveva in mano una bottiglia , ma ciò non ha provocato nessuna protesta. Di quello che l'IDF non ha sostenuto sulla povera Jawaher è rimasto poco. Hanno detto che Jawaher è morta in pace a casa e non all'ospedale. Ahi, ci sono le prove che è morta in ospedale. Accortisi che il trucco non aveva funzionato, l'IDF ha tirato fuori altre versioni, un sacco di menzogne. Jawaher non era alla dimostrazione, non ci sono sue foto. Invece era lì, guardando da circa 100 metri ed è stata soffocata dal gas.

Un'altra delle tante menzogne dell'IDF: Jawaher aveva il cancro, non un tumore qualsiasi, ma la leucemia. Era alla dimostrazione e improvvisamente ha avuto un collasso ed è morta di leucemia. Da dove hanno tirato fuori una simile cosa? Forse perché suo padre è morto di leucemia cinque anni fa. Sangue? Grazie ai suoi propagandisti sui media, l'IDF ha dichiarato che il funerale è stato “anomalo”, che il suo viso era “coperto”, e che il suo corpo era avvolto in un sudario “intriso di sangue” (forse si era tagliata le vene dei polsi?). Nessuno ha visto il sudario, né il viso coperto – solamente il Signore conosce la loro importanza, ma tal è. È stato sufficiente per i commentatori di destra e dell'esercito che l'IDF affermasse l'esistenza della leucemia e del sudario insanguinato per buttarsi sui media e diffondere la loro versione.

Jawaher ha seguito la dimostrazione, ha inalato i gas, ha avuto un collasso, è stata trasportata dall'ambulanza in gravi condizioni all'ospedale ed è morta lì il giorno successivo. Da quel che si sapeva non era malata di leucemia. Soffriva di vertigini e il medico ha diagnosticato un'infezione all'orecchio. Non c'è stata nessuna autopsia, e le invenzioni sulle sue condizioni di salute precedenti hanno solamente disonorato la defunta e i suoi familiari. Anche se assumeva medicinali, come l'IDF ha propagato ai quattro venti, non è forse morta per avere inalato i gas?

È bene sapere che l'IDF ha sulla coscienza la morte di Jawaher. Così deve essere. E con lei tutti i 21 palestinesi che sono stati ammazzati nel corso di questi ultimi anni, e con loro i feriti, dozzine di attivisti che manifestavano contro il Muro, inclusa una studentessa americana che ha perso un occhio in estate. A tal proposito, si richiede che ci sia un'apertura verso la verità e non verso le menzogne se ci si comporta con una coscienza sofferta. All'attenzione del nuovo portavoce dell'IDF: l'IDF non è un ministero della propaganda di un regime autoritario.

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